Protestano i cittadini, ma il sindaco si è già interessato
Disagi alle poste di Novoli. Il sindaco scrive alle autorità competenti e il telegramma diventa un manifesto da affiggere sulle pareti della città
In seguito alla richiesta del consigliere di opposizione Francesco Spada, inviata il 16 aprile, il sindaco di Novoli, Oscar Marzo Vetrugno, ha reso noto che già da tempo si è attivato per avere dei chiarimenti circa i disservizi dell’Ufficio Postale. Non avendo avuto sufficienti chiarimenti e risposte, in data 13 marzo il sindaco ha inviato un telegramma al Prefetto di Lecce e al direttore provinciale di Poste Italiane. Lo stesso testo del telegramma sarà reso pubblico attraverso un manifesto già stampato che verrà affisso per le vie cittadine. Questo il testo del telegramma: “Da diverso tempo si registra una situazione non più tollerabile di disservizio e cattiva organizzazione dell’Ufficio Postale di Novoli. Il reiterarsi di errori e disguidi nella gestione del servizio postale ha assunto connotati patologici e sempre meno giustificabili. Le disfunzioni delle operazioni di recapito vanno oramai configurandosi come una vera e propria interruzione di servizio pubblico, arrecando danni consistenti ai cittadini (fornitura di corrente e linee telefoniche interrotte a causa di bollette non recapitate). Una gestione così precaria di un servizio pubblico di tale importanza rappresenta una “offesa” per gli utenti ed è incompatibile con i livelli di qualità che un Paese civile dovrebbe garantire; genera una percezione negativa della capacità dello Stato di garantire l’efficacia e la fruibilità dei servizi. Per le ragioni fin qui esposte e al fine di tutelare gli interessi dei cittadini e di scongiurare il ripetersi di così gravi inadempienze, si invitano le Autorità in indirizzo a porre in essere, senza indugio, ogni azione e ogni intervento, affinchè venga ripristinato un livello di qualità e funzionamento del servizio postale compatibile con un Paese moderno, responsabile e organizzato. Da parte mia l’impegno e la riserva di intraprendere ogni iniziativa volta a tutelare il diritto della cittadinanza novolese ad avere servizi efficienti ed organizzati”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding