Presentato ieri il nuovo piano
Presso le ex cave di Marco Vito nasceranno la nuova stazione, parcheggi, insediamenti commerciali e residenziali, strutture ricettive ed il Parco della Cultura
E’ stato presentato ieri mattina nell’aula consiliare di Palazzo Carafa da Adriana Poli Bortone, sindaca di Lecce, e da Paolo Perrone ed Angelo Tondo, assessori rispettivamente ai Lavori Pubblici e alla Pianificazione e Sviluppo del Territorio, oltre che dai progettisti e responsabili tecnici dell’intervento, il piano particolareggiato per l’intervento di riqualificazione e recupero dell’area urbana delle ex cave di Marco Vito. L’intervento si colloca nella vasta zona del territorio urbano (330mila metri quadri) delimitata da viale Grassi, via San Cesario, via Realino, viale Gallipoli, viale Quarta, via Don Bosco, via Diaz, via Orsini Ducas e via Lequile, caratterizzata da degrado edilizio ed urbanistico (fatiscenza degli edifici, carenza di urbanizzazione primaria e secondaria e dei servizi pubblici), ma anche economico (per la presenza di impianti produttivi dismessi, capannoni e stabilimenti) e dalla presenza di sedi enti ed istituzioni pubblici e privati, nonché di edifici di edilizia residenziale pubblica. Questa caratterizzazione costituisce occasione per una riqualificazione complessiva dell’area dal punto di vista ambientale e infrastrutturale. Il programma delineato riveste un interesse strategico per l’intera provincia di Lecce: la città capoluogo necessita, infatti, di un nodo strategico di collegamento per concentrare e smistare i flussi in arrivo ed in partenza. Convogli delle Ferrovie dello Stato e delle Ferrovie del Sud-Est o della metropolitana di superficie, automezzi regionali e nazionali di trasporto su gomma, navette per l’aeroporto di Brindisi e per il sistema dei porti turistici e commerciali dell’area salentina, mezzi per il trasporto pubblico urbano e per le utenze particolari, oltre alla notevole mole degli automezzi per il trasporto privato: tutti devono far capo ad un nodo intermodale di scambio, dotato di adeguate aree di parcheggio. Il nodo strategico per la città di Lecce ha la sua collocazione naturale nei pressi della stazione ferroviaria, alle spalle di viale Quarta, ove il territorio libero, avente adeguata superficie, ne consente la collocazione. Oltre alla linea ferrata dovranno confluire tutti gli automezzi da e per la città in una adeguata stazione per i mezzi gommati. Sarà anche tale nodo partenza strategica delle navette per collegare il sistema pubblico con i parcheggi, da piazzare in punti chiave all’interno della città ed alla periferia. In adiacenza a questi, altri nodi di scambio polifunzionali assumeranno il carattere, anche simbolico, di vere e proprie nuove “porte della Città”. Ovviamente nel nodo strategico dovrà collocarsi un adeguato parcheggio per i mezzi privati ed il collegamento con le linee di smistamento dei flussi di traffico veicolare. E’ stata prevista la realizzazione di un sottovia interrato con la via di Ussano, all’altezza della ex stazione merci, per dare possibilità di collegamento diretto sia ai mezzi pubblici per l’interno della città, sia per chi intende con mezzo proprio usare il nodo strategico dall’interno e per l’interno della città. Doppio collegamento quindi con la viabilità di grande traffico e con il centro della città, per la quale si dovrà anche attivare il collegamento con i due sottopassi della ferrovia. L’ampliamento della stazione ferroviaria consentirà il potenziamento dei collegamenti pedonali esistenti. Il nodo intermodale della mobilità sarà integrato da una serie di altri interventi finalizzati alla creazione di un vero e proprio polo culturale e ricreativo.
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