Comuni e Regioni per un sistema portuale turistico

Progetti credibili interessanti cercansi per usufruire delle risorse europee per il turismo

Durante un incontro che si è svolto di ieri a Bari, Comuni e Regione hanno stabilito di procedere insieme per l’elaborazione di un Piano regionale della portualità turistica. L’obiettivo è rendere la Puglia competitiva rispetto all’intero Mediterraneo

Si è svolto ieri mattina, presso la Presidenza della Regione, l’incontro promosso dall’assessorato regionale al Turismo d’intesa con l’Anci Puglia, sul Piano regionale della portualità turistica. Presenti all’incontro, i sindaci e gli assessori al Turismo, all’assetto del Territorio e all’Ambiente. Nel corso della giornata la problematica del sistema regionale di portualità turistica è stata affrontata sotto vari aspetti, tecnico-scientifico e progettuale, amministrativo-procedurale ed economico-finanziario. Dall’esame di un’analisi svolta dall’assessorato al Turismo è emerso un sistema portuale regionale con diverse criticità ma altrettante potenzialità. Si è stabilito, dunque, di progettare un sistema portuale che sia competitivo con l’offerta turistica del Mediterraneo, che faccia in modo che i porti eroghino servizi con standard elevati e uniformi su tutto il territorio e dialoghino con le altre infrastrutture presenti. I Comuni pugliesi interessati al piano regionale sono Alessano, Andrano, Bari, Barletta, Bisceglie, Brindisi, Cagnano Varano, Castrignano del Capo, Castro, Fasano, Gallipoli, Ginosa, Giovinazzo, Isole Tremiti, Lecce, Leporino, Manfredonia, Margherita di Savoia, Maruggio, Mattinata, Melendugno, Mola di Bari, Molfetta, Monopoli, Morciano di Leuca, Nardò, Ostuni, Otranto, Peschici, Polignano, Porto Cesareo, Rodi Garganico, S. Cesarea Terme, Salve, Taranto, Trani, Tricase, Ugento, Vieste. “Il piano strategico rappresenta un’opportunità per usufruire delle risorse economiche europee – ha dichiarato Massimo Ostillio, assessore regionale al Turismo -, ma perchè ciò avvenga è necessario accreditarsi alla Commissione europea con progetti credibili ed interessanti; per questo è fondamentale il dialogo con il territorio e quindi la collaborazione con i Comuni”. L’Anci ha accolto l’invito di Ostillio a cooperare e coopianificare, ma ha chiesto un quadro normativo certo con una riforma della legge sul turismo e una semplificazione delle procedure autorizzative di formazione dei porti turistici. “La distinta pianificazione di settore – ha spiegato Michele Lamacchia, presidente Anci – dovrebbe essere ricondotta ad una Carta unica del territorio con uno Sportello Unico, quale interlocutore per il rilascio delle autorizzazioni concessorie, gestito dai Comuni, che rappresentano gli enti più vicini ai cittadini. Con procedure che diano certezze sui tempi e sui risultati, il settore portuale turistico potrebbe attirare anche risorse private – ha continuato – considerato che le risorse disponibili sicuramente non saranno sufficienti a coprire la totalità degli investimenti”. A tal proposito l’Ufficio regionale ha confermato che le risorse, alle quali si potrà accedere tramite bando regionale, non copriranno i progetti interamente, ma solo in parte. Condizione necessaria per partecipare alla gara sarà il piano regolatore comunale portuale turistico o eventuali varianti di cui i Comuni devono dotarsi. Infine, l’assessore Ostillio, per affrontare le numerose problematiche e cercare soluzioni concertate, ha espresso la volontà di istituire una task force a disposizione dei Comuni.

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