Rifiuti. Casarano fa un sospiro di sollievo

Si è finalmente conclusa la lunga questione sulla gestione del servizio

Il Consiglio di Stato ha anato le due sentenze emesse dal Tar relativamente alla gestione del servizio di rifiuti solidi urbani nel Comune di Casarano. Vince la “Geotec Ambiente”, dunque, cui resta l’appalto del servizio

Risolto in modo definitivo il contenzioso sulla gestione del servizio dei rifiuti solidi urbani per il Comune di Casarano. Con due sentenze, pubblicate l’altro ieri, il Consiglio di Stato ha anato altrettante decisioni del Tar di Lecce, accogliendo l’appello della società “Geotec Ambiente srl”, la ditta appaltatrice del servizio, difesa in giudizio dagli avvocati Pietro e Luigi Quinto. Il contenzioso, che si trascinava da oltre un anno, era stato attivato dall’Ati “Avvenire-Trope” di Casarano e dalla “Monteco” di Carmiano, imprese che avevano partecipato alla relativa gara di appalto. La decisione del massimo organo di giustizia amministrativa, inoltre, legittima tutte le 18 precedenti gare svolte dall’Autorità di Bacino Le/3 (che consorzia i comuni del Sud Salento) che si riferiscono ai servizi di igiene urbana in altrettanti comuni. A Palazzo dei Domenicani hanno tirato un sospiro di sollievo. La decisione del Consiglio di Stato sblocca diversi interventi, previsti dal capitolato d’appalto, congelati da tempo in attesa della soluzione del contenzioso. Interventi che dovrebbero rivoluzionare il servizio che hanno prodotto risultati positivi nel corso della sperimentazione nel quartiere di “Pietra Bianca”. Nel popoloso rione, infatti, dal 1° settembre scorso, si sta testando con successo il servizio di raccolta della spazzatura con il metodo “porta a porta“, sia per la raccolta differenziata che per quella indifferenziata. Nelle strade di “Pietra Bianca” i cassonetti sono spariti e, probabilmente, spariranno anche da tutte le strade della città. L’amministrazione comunale, infatti, in virtù di questa sentenza, nei prossimi giorni programmerà l’estensione del servizio su tutto il territorio comunale, con l’obiettivo di aumentare considerevolmente, nel breve periodo, la percentuale di raccolta differenziata, che comporterà una diminuzione del volume dei rifiuti che il Comune conferisce in discarica, con benefici sui costi e, di conseguenza, sulle tasche dei cittadini. La vicenda era iniziata con il bando di gara pubblicato nel 2004 per l’affidamento del servizio della durata di 5 anni e per un importo di oltre 8 milioni di euro. La specifica commissione aveva aggiudicato l’appalto alla “Geotec Ambiente”, ma due concorrenti avevano presentato ricorso al Tar di Lecce, contestando la legittimità degli atti di gara e l’aggiudicazione. I giudici di primo grado avevano accolto i ricorsi, anando l’aggiudicazione e determinando una situazione di grave incertezza nella gestione del servizio di nettenza urbana nel Comune di Casarano, avendo imposto il rifacimento della gara. Da qui il ricorso della “Geotec” e dell’Ato al Giudice d’appello che ha anato le sentenze del Tar di Lecce, accogliendo la tesi difensiva che sosteneva “che i ricorrenti, classificatisi al quarto e quinto posto, non avevano titolo e legittimazione, dopo aver partecipato alla gara, a contestare le regole del procedimento concorsuale, tentando surrettiziamente di rimettersi in gioco attraverso il rifacimento della procedura”.

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