Fioroni risponde ai piccoli Comuni

Continua la campagna “A scuola sicuri nei piccoli comuni” promossa dal Coordinamento nazionale dei piccoli Comuni

Virgilio Caivano, portavoce del Coordinamento nazionale dei piccoli Comuni italiani, evidenzia l’importanza delle prime iniziative di monitoraggio dello stato di degrado delle scuole, avviate da Giuseppe Fioroni, ministro della Pubblica istruzione

Il Coordinamento nazionale dei piccoli Comuni italiani è impegnato in una campagna di sensibilizzazione denominata “A scuola sicuri”, promossa dall’Age, dall’associazione San Giuliano di Puglia e dal Coordinamento dirigenti scolastici. La campagna, attiva su tutto il territorio nazionale per mettere in evidenza lo stato attuale degli edifici scolastici in Italia, ha posto a Giuseppe Fioroni, ministro della Pubblica istruzione, la necessità di avviare una concreta azione da parte del governo, del Parlamento e delle Regioni per mappare e rendere pubblico lo stato di degrado e potenziale pericolo delle strutture scolastiche presenti nei piccoli Comuni, di definirne le responsabilità e stabilire il quadro di protezione assicurativa. Il ministro Fioroni, con una direttiva sul ruolo e sui compiti degli uffici scolastici provinciali del 7 settembre scorso, ha sollecitato i centri servizi amministrativi provinciali ad avviare iniziative di ricognizione e monitoraggio e raccolta dati in materia di sicurezza e messa a norma degli edifici scolastici e attività finalizzate alla ricognizione e al monitoraggio dell’attuazione delle disposizioni in materia di edilizia scolastica. Una riposta significativa del ministro alle richieste delle famiglie di avere una scuola sicura. “Aspettiamo fiduciosi – ha affermato Virgilio Caivano, portavoce del Coordinamento nazionale dei piccoli comuni italiani – risposte concrete anche sul versante delle quote di finanziamento a carico dei piccoli Comuni per le opere di messa in sicurezza e di edilizia scolastica in generale che se confermate per il 40% a carico dei bilanci comunali renderebbe vano ogni ragionamento. Intanto l’azione dei piccoli Comuni continua nel tour nazionale ‘A scuola sicuri’ perché vogliamo garantire ai nostri ragazzi le stesse opportunità che la strategia di Lisbona dispone per l’Europa e che ad oggi, soprattutto per le scuole del Sud, sono di fatto negate”.

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