L’assenza spettacolare

No, stavolta non danzeremo davanti alle telecamere dei nostri computer.

Non reciteremo, non faremo video, non regaleremo lezioni online.

No. No. No.

Non di nuovo.

No.

Stavolta non ci riesco.

Non scriverò perché è importante manifestare.

Non cercherò di illustrare le mie ragioni a tutti quelli che mi hanno fatto notare quanto sia ‘inappropriato’ manifestare per i diritti dei lavoratori dello spettacolo proprio ora, in un momento così delicato per tutti.

Non vi racconterò della forza delle donne in Polonia e di come loro siano un esempio vivo di quanto manifestare e ribellarsi sia ancora la nostra unica vera arma (se solo la usassimo davvero).

Non vi racconterò nemmeno della forza di chi, da mesi, ogni giorno combatte la miseria economica e la depressione del vuoto lavorativo forzato inventandosi nuovi modi di andare avanti.

Lezioni di danza in spiaggia, al parco, in piazza… prove clandestine nel giardino di casa, ‘manifestazioni statiche’…facciamo di tutto per resistere.

Ma oggi non ve ne parlerò.

Perché ho il volto provato di Tonio davanti agli occhi, sento l’eco delle parole di Ippolito nelle orecchie, lo sfogo di Licia su Facebook mi brucia addosso, come la telefonata con Marcella.

Il sipario si è chiuso.

Un’ombra nera ci sta lentamente avvolgendo, presto saremo totalmente invisibili.

Già oggi stento a sentire il mio corpo… sto sparendo, stanno sparendo li miei amici e così le parole.

Ma tanto è tutta roba inutile.

La nostra assenza non fa spettacolo.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

2 Thoughts to “L’assenza spettacolare”

  1. roberto

    “Ma tanto è tutta roba inutile.”
    La prima volta che lessi “Se questo è un uomo” il capitolo che mi colpì di più fu “Ulisse”: cosa ci poteva essere di più inutile che ricordare qualche rima di Dante ad Auschwitz? E invece scoprivo che era l’ultimo argine possibile alla barbarie e alla perdita della consapevolezza di sè. Leggere quei versi in quelle pagine fu una rivelazione: la sensazione di possedere un tesoro e di non saperlo.
    Ci penso ogni volta che si parla dell'”utilità” di un lavoro.
    Non so quanto tempo né quanti sacrifici ancora saranno necessari ma so che il sipario si alzerà. Dovrà rialzarsi per forza: è necessario al ben-essere di tutti. La vostra assenza fa vuoto.

    1. uesta

      L’assenza di un pubblico, o di un lettore, quello si che lascia un vuoto indescrivibile. Grazie di cuore, come sempre.

Leave a Comment