Leggere tra le righe

Di Barbara Toma

Da bambina mio padre mi insegnava a leggere i quotidiani, sfogliare quei grandi paginoni di carta, sporcarmi le mani di inchiostro, scorrere i titoli, sceglierne un paio e approfondire la lettura (lui comprava almeno 3 diversi quotidiani al giorno, diceva che per creare una propria opinione era importante informarsi da diverse fonti, proprio come quando bisogna far luce su un dissidio e, per capire le ragioni di ognuno e trovare una soluzione, bisogna sentire entrambe le versioni dei fatti).

Oggi la mia primogenita ha 8 anni. Sarebbe
bello fare la stessa cosa con. . .

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2 Thoughts to “Leggere tra le righe”

  1. Proprio oggi parlavo dello stesso argomento con Alfredo. Leggendo o ascoltando notizie italiane molto di rado ( in quanto siamo all’estero) ci siamo resi conto di un cambiamento radicale, avvenuto negli ultimi mesi. Si parla pochissimo di politica, scomparsi gli approfondimenti, le prime e spesso uniche notizie sono di cronaca nera. Qui prodest? Chi si avvantaggia ora della paura? A chi fa comodo instillarla? Forse chi punta il suo successo elettorale sull’ordine, lo stato di polizia, frontiere chiuse? Forse dovremmo veramente scriverlo un giornale diverso! In fondo lo stiamo scrivendo! Grande Barbara Grande Marilu . Ormai non aspetto nemmeno più che mi arrivi il link al giornale, ci entro direttamente!!!! Scriviamo scriviamo scriviamo differente!

  2. Barbara Toma

    cara Valentina, le tue parole oggi mi scaldano il cuore, inizio la mia giornata con il sorriso. Grazie. barbara toma

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