La storia del Regina Pacis è una storia di predominio sulle cose e le persone.
I suoi muri grondano sangue e ingiustizia. Il terreno era di proprietà pubblica e fu ceduto dal Comune alla parrocchia di Lizzanello che lo richiedeva, in considerazione dell’“alto scopo morale, educativo e assistenziale” e considerato “il vantaggio per la popolazione, per l’istituzione e la costruzione di una colonia marina per bambini poveri di Melendugno e Lizzanello”.
La colonia estiva per i bambini fu costruita, finché l’emergenza migranti degli anni Novanta non spinse la Curia vescovile di. . .