Graziano Pellè: una carriera lontano dal Salento

Nonostante un talento esplosivo già in età acerba, il Lecce l’ha lasciato andare

Lecce. Troppo serio, troppo professionista, forse anche troppo bello per piacere ad alcuni salentini. Lecce rinnega i suoi campioni: dopo Conte anche Pellè

graziano pelle lecceGraziano Pellè da San Cesario di Lecce (classe 1985) approda alla nazionale maggiore di calcio e diventa subito decisivo (sua la rete con cui l’Italia ha battuto Malta 1-0). Muove i primi passi di una carriera molto promettente nell’Unione Sportiva Lecce, dove contribuisce in maniera decisiva al triennio d’oro della squadra “primavera” di mister Roberto Rizzo: vittoria della Coppa Italia Primavera nel 2002 e scudetto per due campionati consecutivi, nel 2003 e nel 2004. Dopo un avvio così promettente, il Lecce non riesce però a valorizzare adeguatamente il suo gioiello: Pellè esordisce in Serie A nel gennaio 2004 (Lecce-Bologna 1-2), ma l’anno dopo viene dirottato in serie B in prestito al Catania. Altra stagione un po’ opaca in A col Lecce e nuovamente i giallorossi decidono di allontanare l’attaccante a metà stagione, trasferendolo, sempre in serie B al Crotone a gennaio 2006 e a fine stagione al Cesena. Il 2007 è l’anno della svolta. Dopo tre prestiti consecutivi, il giovane attaccante salentino finalmente sboccia nel Cesena, segnando 10 reti con i bianconeri, conquistando la convocazione in Under 21 e chiudendo la stagione con il premio Piola come miglior attaccante italiano. Il Lecce non riesce però a trattenere il suo campione. Proprio come i giovani salentini in giro per il mondo in cerca di fortuna, Pellè è costretto ad “emigrare” in Olanda: venduto all’AZ Alkmaar per 6 milioni e mezzo. E come spesso accade ai nostri “cervelli in fuga” anche Pellè si fa valere all’estero. La carriera del giocatore è però troppo frammentata, tra un ritorno in Italia non brillantissimo (Parma e Sampdoria) e il trionfale ritorno in Olanda nel Feyenoord, dove gioca 57 partite segnando 50 goal e contribuendo in maniera decisiva allo scudetto. Nel luglio 2014 Graziano Pellè passa al Southampton per circa 11 milioni di euro. In Premier League si impone nientepopodimenochè come “the italian goalmachine”. Oggi è convocato in Nazionale maggiore da Conte, salentino come lui e suo grande estimatore. E come il leccese Antonio Conte (LEGGI QUESTA CURIOSA ANALISI DEL TACCO), anche Pellé non è amatissimo nel Salento, forse in quanto colpevole di aver segnato, proprio come l’ex juventino contro la sua ex squadra. Nemo propheta in patria.

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