'FutureInResearch': 26milioni per attivare 170 ricercatori

Bari. Le eccellenze della ricerca scientifica avranno tempo dal 10 dicembre al 31 gennaio per risponde alla chiamata di 'FutureInResearch', bandito dalla regione

Bari. Si apre dal 10 dicembre al 31 gennaio la chiamata alle idee rivolta alle eccellenze della ricerca scientifica, per raccogliere le migliori espressioni del mondo della Ricerca. “FutureInResearch – dichiara l'assessore Sasso – è il frutto di un accurato percorso di ascolto e di confronto interno ed esterno alla nostra Amministrazione. È la sintesi migliore che potevamo tracciare per offrire un percorso triennale di lavoro, sia pure a tempo determinato, a 170 ricercatori che potranno mettere a disposizione del mondo accademico regionale e, quindi, del territorio pugliese il loro potenziale di competenze, creatività e innovazione per i prossimi tre anni.” “La pubblicazione dell'avviso risponde alla crescente aspettativa che si è generata già dalle prime notizie diffuse sull'intervento. Per la prima volta saranno direttamente i ricercatori a concorrere con le loro idee, offrendo progetti di ricerca che proveranno a rispondere ai fabbisogni pubblici di innovazione individuati dalla Regione Puglia. “Abbiamo coinvolto l'intera amministrazione regionale – dichiara l'assessore Capone – in un percorso partecipato per individuare, all'interno delle grandi cinque sfide sociali indicate da Horizon 2020, i fabbisogni pubblici di innovazione cruciali per il nostro territorio.” “La scommessa ambiziosa è quella di offrire un approccio inedito alla Ricerca e a tutti gli attori della comunità della conoscenza, per generare nuove traiettorie che si connettano con il disegno strategico per lo sviluppo della Puglia.” “Le sfide sociali sollecitano una risposta integrata alla ricerca stessa. Questa volta – riprende l'assessore Sasso – la domanda di innovazione non lascia in secondo piano e tantomeno esclude nessuna delle specializzazioni universitarie. L'intervento offre una opportunità di valorizzazione al contributo che potrà arrivare dalle Scienze umane al pari di quelle tecnico-scientifiche. Così pure i cinque ambiti delle sfide sociali potranno offrire risposte ai problemi più urgenti delle nostre comunità locali”. Ancora una volta, la Regione Puglia si pone controcorrente e con coerenza rispetto alle scelte con cui il Governo nazionale continua a mortificare il sistema della formazione e della ricerca, le Università e i suoi studenti.

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