Ex Bat. Bellanova: ‘Ip Korus scherza con la vita delle persone’

Lecce. L’azienda avrebbe dovuto indicare la data di fine cassa integrazione ma ha solo posticipato la presentazione del piano industriale

LECCE – Sono passati due anni dall’accordo per la riconversione dei lavoratori ex Bat sottoscritto presso il ministero dello Sviluppo economico ed ancora la Ip Korus non ha presentato un piano industriale. Per 65 dipendenti il futuro resta incerto ed anzi si fa sempre più fosco. Nell’incontro dello scorso 4 febbraio, l’azienda che fa capo al senatore Filippo Piccone avrebbe dovuto solo indicare la data di fine della cassa integrazione. Invece è riuscita a prendere tempo, facendo slittare al 15 febbraio il termine per la presentazione del piano industriale. A proposito dei continui ritardi di Korus nel dare seguito alle promesse ed agli accordi siglati è intervenuta la deputata Teresa Bellanova, che ha sempre seguito da vicino la vicenda ex Bat. “Buon senso e serietà avrebbero suggerito che Piccone arrivasse a sedersi a quel tavolo con una ipotesi risolutiva per tutti quei lavoratori che da tempo, troppo tempo, sono in attesa di una risposta occupazionale – ha dichiarato – e invece, ancora una volta acclariamo che non è così. Mi chiedo siamo ancora alla presentazione del piano industriale di Korus? L’azienda del senatore Piccone avrebbe già dovuto ricollocare e impiegare i 65 dipendenti che Bat le ha lasciato in eredità oltre due anni fa, quando al ministero dello Sviluppo economico ha sottoscritto, con sindacati e aziende l’accordo di riconversione della ex manifattura tabacchi di Lecce”. “Si sta scherzando con la vita di molte persone, di molti giovani – ha aggiunto -. Chi sta generando questi meccanismi che spingono indietro la riconversione senza farle compiere anche solo un passo avanti è complice di un fallimento che, sotto gli occhi di tutti, purtroppo, è l’unica cosa che ai lavoratori è dato esperire. Questa riconversione è l’unica sul territorio leccese, e, per ora, ha prodotto solo fiumi di denaro pubblico a vuoto e alcuna produzione, quantomeno sul fronte di Korus-Ip. Su quello di Iacobucci ci si augura, infatti, che il trend produttivo leggermente migliore, sia quanto più duraturo. Due anni di mancate promesse hanno sfiancato i lavoratori, occorre dunque impegnarsi, senza più ulteriori remore, per dare risposte certe ai lavoratori che ad oggi sono ancora in attesa”. Qui la storia infinita della riconversione della ex Bat

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