Casarano. Gli accertamenti sono in corso. Ma la patata bollente rimane al Comune
Gli spettri tornano dal passato. Ed era naturale che il sindaco Gianni Stefàno si trovasse a dover affrontare la prima delle questioni scabrose, oggetto della campagna elettorale e del dibattito politico che ha portato alla sfiducia di De Masi. La fidejussione solidale del Comune di Casarano a favore della Virtus Casarano: un milione e 350mila euro. Soldi pubblici a garanzia bancaria delle operazioni di una ditta privata. Sull’argomento leggi QUI Smentite le notizie diffuse a mezzo stampa sul presunto avvio di una procedura per l’anamento in autotutela degli atti (delibere di giunta e di consiglio) che hanno portato all’approvazione della fidejussione. La commissaria Erminia Ocello, ora commissaria al Comune di Venafro, in Molise precisa: “Avendo fatto della trasparenza un mio vessillo, se avessi avviato quella procedura avreste trovato gli atti pubblicati sull’albo pretorio on line, essendo atti pubblici”. Poi aggiunge anche: “Se avessi avviato una procedura di anamento in autotutela, qualsiasi avvocato me l’avrebbe buttata giù. E io non permetto a nessuno che mi butti giù i miei provvedimenti. Quindi ho fatto l’unica cosa che potevo fare. Ho seguito i percorsi ‘ordinari’, quelli che non si possono bloccare”. Non vuole aggiungere altro, ma è chiaro che il riferimento è ad una denuncia formale alla Corte dei conti, unico ‘percorso’ che non si può bloccare. Poco da fare quindi, per la dirigenza della Virtus Casarano: la simbolica consegna del titolo della squadra di calcio, da parte dei proprietari De Masi al sindaco Gianni Stefàno si rivela una schermaglia politica e non potrà che fare un buco nell’acqua, se il gesto è stato fatto (per l’ennesima volta, peraltro) ufficialmente per chiedere al Comune di trovare imprenditori che subentrino nella gestione della squadra, ma in realtà come ricatto per spingere Stefàno a tenere in piedi la fidejussione. Certo è che i tempi delle giustizia non sono quelli delle banche e il Comune di Casarano si trova tra l’incudine e il martello: se i De Masi non dovessero malauguratamente pagare le rate dei mutui o se la società dovesse fallire la patata bollente passerebbe al Comune.