Casarano. Fine settimana di lavoro intenso: controlli su strada e perquisizioni domiciliari con risultati positivi
CASARANO – Come ogni week end, anche in quello appena trascorso i carabinieri della Compagnia di Casarano hanno potenziato i controlli su strada. E come ogni week end i risultati non sono mancati. In particolare due persone sono state denunciate a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di N.C., 25enne ugentino, che in casa nascondeva una pianta e circa 50 semi di marijuana; e di S.A., 62enne di Taviano, trovato con 18 piantine di marijuana ed una lampada alogena per la coltivazione. Tre giovani di Matino, Taurisano e Supersano sono stati segnalati alla Prefettura di Lecce per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti. Nell’ambito di questa operazione sono stai sequestrati circa mezzo grammo di eroina e pochi grammi tra hashish e marijuana. Tre persone denunciate per inosservanza agli obblighi imposti dall’autorità. Si tratta di M.F., 33enne di Melissano; F.C., 30enne di Parabita; P.M., 19enne di Taviano, poiché nonostante fossero in regime di arresti domiciliari sono stati sorpresi fuori dalle proprie abitazioni ed in compagnia di altre persone pregiudicate. Sul fronte della circolazione stradale, sono state in tutto controllate oltre 200 persone e circa 150 veicoli, e sono state elevate 80 contravvenzioni al codice stradale con decurtazione di oltre 100 punti dalle patenti. Nello stesso contesto è stato denunciato un casaranese di 19 anni per guida sotto l’effetto di stupefacenti dal momento che si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti dopo essere stato trovato in possesso di un piccolo quantitativo di hashish; un 33enne ugentino è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Due persone, già note e ritenute pericolose per la sicurezza pubblica, sono state rimpatriate, dal Comune di Taviano nel loro Comune di residenza, con il foglio di via obbligatorio.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding