Beni confiscati. Tre immobili ritornano di tutti

Ugento. Oggi la cerimonia di inaugurazione e la presentazione dei progetti

UGENTO – Rinascono a nuova vita costituendo nuova occasione di sviluppo sociale. Dopo i lavori di riqualificazione, saranno riaperti al pubblico oggi i tre immobili confiscati alle mafie nel territorio ugentino. Ritornati nel patrimonio del Comune, saranno gestiti da associazioni o cooperative che, in seguito a bando pubblico, hanno ora la possibilità di ricreare e promuovere la cultura della legalità in quelle strutture che nacquero dall’illecito e dalla criminalità organizzata. Rifunzionalizzati mirando alle esigenze delle fasce più deboli della società, i tre immobili chiameranno tutta la cittadinanza a partecipare in maniera attiva ai processi di crescita collettiva. All’inaugurazione ufficiale che si terrà oggi pomeriggio alle 18.30 nell’auola consiliare del Comune saranno presenti il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il vescovo della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca Vito Angiuli, il prefetto di Lecce Giuliana Perrotta, l’assessore regionale alla Legalità Nicola Fratoianni, l’onorevole Alfredo Mantovano, il presidente del Tribunale dei Minori Ada Luzza, il referente regionale dell’Associazione Libera Alessandro Cobianchi e per il Comune di Ugento il sindaco Massimo Lecci, il presidente del Consiglio Biagio Marchese, gli assessori e i consiglieri comunali. Le risorse economiche attivate per i lavori di ristrutturazione provengono in gran parte dai fondi “Pon-Sicurezza per lo sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013, Obiettivo Operativo 2.5” ed in parte da fondi di bilancio comunale. Il primo immobile recuperato è in località “Fontanelle”: grazie ad un investimento di 150mila euro è diventato una residenza estiva per minori in condizioni di disagio. La seconda struttura, in località “Paduli”, con 166mila euro, oggi è destinata ad ospitare un centro sociale rieducativo per persone sottoposte a provvedimenti privativi o limitativi della libertà personale. Infine, l’ultimo immobile, in via Tasso, con 400mila euro è diventato un centro per minori, gestanti e madri con figli a carico. Nel corso dell’incontro sarà inoltre presentato il progetto “MO.S.TE.L.S.” a cura di Marco Dadamo. “MO.S.TE.L.S. – Monitoraggio Satellitare del Territorio per la Legalità e la Sicurezza” è stato finanziato nell’ambito del Pon Sicurezza 2007 – 2013, Obiettivo Operativo 1.3, per l’importo di 133.086,88 euro. Al termine del convegno un servizio navetta gratuito, disponibile per tutti i partecipanti, condurrà presso i tre beni oggetto dell’intervento per il taglio del nastro e per la benedizione del vescovo. Per saperne di più, leggi il Tacco 65 del dicembre 2009 “Cose nostre dedicato ai beni confiscati alla mafia. Articoli correlati: Ugento: al via il progetto Mo.S.TE.L.S Ugento. Finanziato il recupero di un bene confiscato Beni confiscati. Rinnovata convenzione Regione-Libera

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