La crisi mette a rischio le imprese. Oggi la protesta degli edili

Lecce. Punto di ritrovo, il Foro Boario; poi il corteo si snoderà lungo la città e farà sosta in Prefettura e poi in Camera di commercio

LECCE – Si raduneranno al Foro Boario. Poi, in corteo, percorreranno viale De Pietro e via XXV luglio. La prima sosta è fissata alle 10.30 davanti alla Prefettura, dove una delegazione consegnerà un documento unitario al prefetto, Giuliana Perrotta, e al direttore della Banca d'Italia, Sergio Magarelli. Poi via di nuovo lungo viale Lo Re e viale Gallipoli. Alla protesta ci saranno tutti i componenti la Consulta delle costruzioni. Ovvero le associazioni datoriali Ance, Confartigianato costruzioni, Aniem Confapi, Claii edili, Cna edili, Lega Coop Puglia, le organizzazioni sindacali Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil, l'Ordine degli ingegneri, degli architetti, il Collegio dei geometri e dei geometri laureati. Manifesteranno per richiamare l'attenzione delle istituzioni e della pubblica opinione sui problemi del settore e sugli effetti che la crisi potrebbe avere sulle imprese salentine. Per molte delle quali è a rischio addirittura la sopravvivenza determinata dalle difficili situazioni economiche generali, aggravate dalla stretta creditizia, dal ritardo nei pagamenti da parte degli enti appaltanti, dai vincoli del patto di stabilità. A mezzogiorno, è prevista la seconda sosta del corteo in Camera di commercio. Nella sala convegni dell'ente camerale, si svolgerà un incontro pubblico durante il quale prenderà la parola, per un breve saluto, il presidente di UnionCamere Puglia, Alfredo Prete. Lì un rappresentante della Consulta illustrerà il documento unitario redatto. Alla manifestazione ha dato la sua adesione il Comitato di protesta permanente dei cittadini e sarà presente anche Anci Puglia. L’Associazione dei comuni pugliesi sarà rappresentata dal vicepresidente vicario, Cosimo Durante. “Abbiamo chiesto a sindaci e amministratori comunali di partecipare all’iniziativa – ha dichiarato Durante – anche per ribadire la necessità ormai indifferibile di una profonda revisione del patto di stabilità da parte del governo. L’Anci Puglia ha esplicitato più volte e nelle sedi opportune, l’insostenibilità del patto di stabilità anche per i Comuni virtuosi e con i conti in ordine. I vincoli del patto di fatto bloccano i pagamenti esigibili dalle imprese appaltatrici e abbattono la capacità di spesa e di investimento dei Comuni, in opere pubbliche e progetti strategici infrastrutturali funzionali allo sviluppo del territorio”. 22 febbraio 2012 La crisi blocca il mercato. Gli edili scendono in piazza LECCE – La Consulta delle costruzioni scende in piazza. Le associazioni datoriali Ance, Confartigianato costruzioni, Aniem Confapi, Claii edili, Cna edili, Lega Coop Puglia, le organizzazioni sindacali Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil, l’Ordine degli ingegneri, degli architetti, il Collegio dei geometri e dei geometri laureati, hanno organizzato per venerdì 24 febbraio una manifestazione di protesta. A rischio, infatti, c’è la sopravvivenza di molte imprese edili salentine, sempre più strette nella morsa della crisi, aggravata dalla stretta creditizia, dal ritardo nei pagamenti da parte degli enti appaltanti, dai vincoli del patto di stabilità. L’allarme era stato lanciato dalle pagine del Tacco d’Italia da Lorenzo Daniele De Fabrizio, presidente dell'Ordine degli ingegneri della Provincia di Lecce, che fa parte insieme ad altri ordini professionali, alle associazioni datoriali ed ai sindacati confederati, della Consulta delle costruzioni. “La crisi attanaglia tutto il sistema economico italiano ma nella nostra Provincia è particolarmente sentita – ci aveva detto De Fabrizio – perché, prima che si arrestasse completamente, il comparto dell'edilizia civile è stato trainante per l'intera economia. Ora, la mancanza di lavoro e di commesse è determinato da una serie di fattori: da una parte le banche non favoriscono l'accesso al credito e chiudono i rubinetti alle imprese, dall'altra i ritardi intollerabili nei pagamenti degli enti locali, sia alle imprese sia ai professionisti, mettono in ginocchio il settore”. Il presidente degli ingegneri leccesi aveva inoltre denunciato la scarsa abilità ed anzi il totale immobilismo da parte degli Enti locali a sfruttare i finanziamenti Cipe ed europei. L’obiettivo della manifestazione di venerdì prossimo è dunque richiamare l’attenzione delle istituzioni e della pubblica opinione sul tema. All’iniziativa ha aderito anche Anci Puglia, che parteciperà con la presenza del vicepresidente vicario, Cosimo Durante. Il programma e i dettagli della manifestazione saranno illustrati stamattina alle ore 11, nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo presso la sede di Ance-Confindustria Lecce, in via Fornari. Intanto ha già manifestato la propria adesione alla protesta il Comitato di protesta permanente dei cittadini, che ha comuniacto la propria solidarietà alla Consulta delle Costruzioni “per le loro rivendicazioni nel tentativo di risolvere i gravi problemi che sono sul tappeto e che riguardano imprese e lavoratori del settore edile di tutta la provincia”. Il Comitato coglie l'occasione per riproporre l'annoso problema del Pug (Piano urbanistico generale) della città di Lecce, che da anni ormai attende di vedere la luce. “Riteniamo – ha dichiarato il portavoce Vittorio Rizzo – che, in un momento di grave crisi del settore edilizio, l'approvazione urgente del Pug regalerebbe una boccata d'ossigeno all'occupazione. Così come riteniamo, inoltre, che la riqualificazione in special modo delle periferie, che sono nel più completo abbandono e degrado, e che nell'ambito del Pug dovrebbe trovare spazio, potrebbe realizzare una più umana e civile convivenza tra urbanistica e cittadini”. Articolo correlato: L'allarme di De Fabrizio: ‘spesa pubblica bloccata'

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