Biblioteche aperte in Ateneo. Udu: 'Soddisfatti'

Lecce. Niente pausa pranzo e apertura fino alle 20.30. A Lecce si può studiare in biblioteca. Finalmente

LECCE – Tutto è filato liscio come ci si aspettava. Nel CdA dell’Università del Salento di ieri si è deliberata l’apertura delle biblioteche, voluta dagli studenti. In particolare dopo l'occupazione di Studium 2000 del novembre scorso, per tutto il mese di gennaio è stata posticipata la chiusura della biblioteca fino alle 20.30. Tuttavia la parte superiore, dove era possibile usufruire dei libri di testo manteneva l'orario di apertura precedente, cioè fino alle 18. Nel CdA sono state accolte in parte quelle che erano le richieste dei rappresentanti dell'UdU. La biblioteca interfacoltà Studium 2000 non solo sarà aperta fino alle 20.30, ma sarà accessibile anche al piano superiore per permettere agli studenti di usufruire dei servizi di prestito dei libri. Ciò è stato possibile grazie allo sblocco di alcuni fondi utilizzati per finanziare borse di studio delle 150 ore, con cui gli studenti possono fornire prestazioni lavorative (in questo caso in biblioteca) all'Università. Infine si sono prolungati orari di biblioteche che chiudevano ancora prima: è il caso di Economia e del Parlangeli che chiudevano alle 13, e che ora resteranno aperte fino alle 18. Infine tutte le biblioteche faranno orario continuato, mentre invece prima chiudevano per la pausa pranzo. “Nonostante questo sia un passo in avanti, troppi sono i problemi che restano ancora da risolvere – dicono gli studenti dell’Udu -. I servizi di cui usufruiscono gli studenti, partendo dalle biblioteche arrivando fino alla didattica, sono scadenti soprattutto se confrontati con i servizi che forniscono università ritenute d'eccellenza. Inoltre la nostra speranza è che sia la stessa amministrazione a pensare a come migliorare i servizi e non che sia capace solo di reagire quando sono i rappresentanti a smuovere le acque, preoccupandosi più dell'immagine dell'Università del Salento che dell'effettiva efficienza e qualità dei servizi”.

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