Tecnici da Genova. Rotundo non ci sta

Lecce. Tre dei sette esperti per la candidatura di Lecce a capitale della cultura provengono dall’università ligure

“Abbiamo avuto modo di leggere e approfondire la Delibera della Giunta Comunale con la quale sono stati nominati sei professionisti esterni all’Amministrazione Comunale come supporto al gruppo di lavoro formato dai vari Dirigenti Comunali di settore. Ritengo che tale iniziativa – dice Antonio Rotundo in una nota – abbia il respiro corto politicamente e tecnicamente, non certo per colpa delle professionalità di sicuro valore incaricate, ma per il provincialismo con cui si continua ad affrontare il tema della candidatura di Lecce a Capitale Europea della Cultura 2019. Una sorta di visione autarchicamente debole che rischia di esporre la nostra città ad una brutta figura solo per avere qualche argomento da presentare in campagna elettorale. Una Amministrazione comunale seria avrebbe tentato di fare squadra con tutto il territorio salentino trovando nel comune desiderio di promozione del proprio territorio la leva per associarsi e rendere la proposta più consistente. Avrebbe dovuto capirlo una giunta lungimirante che la nomina di un gruppo scientifico di supporto non può essere deciso segretamente nelle ristrette stanze del Palazzo, ma deve far parte di un generale e costante rapporto di coinvolgimento di tutte le sensibilità politiche e culturali che questa città esprime; anche perché il 2019 è lontano e non è possibile oggi prevedere quale maggioranza politica la gestirà. Nel leggere il testo della delibera sembra intuire che, per il Sindaco e gli assessori, questa città non esprime figure e competenze professionali tali da promuovere la candidatura a capitale europea della cultura. Siamo sempre “costretti” a rivolgerci ad altre città – in particolare sembra che ci sia in atto un gemellaggio tra Lecce e Genova- per trovare tecnici ed esperti da nominare, e francamente ci sfuggono i criteri in base ai quali si scelgono ben 3 dei 7 tecnici dell’Università di Genova. Credo invece, che numerosi leccesi, affermatisi nel mondo, possono esprimere e comunicare a pieno le potenzialità di Lecce sul palcoscenico europeo. Invitiamo quindi, la Giunta a confrontarsi con la città per tracciare quel virtuoso percorso che potrebbe portare ad una così importante e prestigiosa candidatura, che contribuirebbe a lanciare Lecce nei circuiti turistici e culturali europei”

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