Tutto da rifare per la cessione della società calcistica magliese, che nell'incontro con la nuova cordata non è riuscita a trovare l'intesa per il passaggio di consegne.
“È ancora tutto in bilico”. Il futuro del Toma Maglie e della nuova cordata che dovrebbe rilevare la società salentina, rimane un’incognita complice lo slittamento dell’atteso incontro tra le parti. A quanto pare la fumata grigia si è materializzata a causa della poca chiarezza circa la situazione contabile della vecchia gestione, che nella stanza del sindaco Antonio Fitto, ha fatto tentennare i nuovi acquirenti rimandando la delicata questione di 24 ore. In particolare è stata la mancanza di documentazione a far saltare l’accordo e l’unica certezza emersa dall’incontro tra il sindaco Fitto, il presidente Prete e gli acquirenti, ha rilevato un passivo di 25 mila euro per l’Iva della scorsa stagione. I dubbi sulla contabilità riguardante le attività e le passività della società magliese hanno destato non poche perplessità al nuovo gruppo, che ha preferito rimandare il summit al decisivo incontro con i commercialisti. Nell’incontro al vertice sono stati presenti Giuseppe Puzzovio, Renato Lillo e Rosario Nisi, rappresentanti della nuova cordata i quali erano pronti a mettere nero su bianco sul verbale dell’assemblea straordinaria. Una firma che avrebbe cambiato la storia del Toma Maglie e che invece dovrà ancora lasciarsi attendere tra lo sgomento di una piazza a dir poco preoccupata per il prosieguo della trattativa e per il futuro dei propri colori. Se a questo si aggiunge il malcontento dei giocatori, tra l’altro certificato dai trasferimenti in altre squadre come Carteni, Bassi e Parodi, la situazione appare assai critica.