Scavi clandestini in Puglia: tesori ritrovati in Veneto

Vicenza. I 22 reperti risalgono all'età ellenistica e sono stati rintracciati nell'abitazione di un muratore. Proverrebbero dalle zone di Taranto e Lecce. I carabinieri denunciano un fiorente mercato illegale

Anfore miniaturistiche, tappi, pipe in terracotta e frammenti di vasi di ceramica: un tesoro con 2500 anni di storia. Trafugato. Si tratterebbe, infatti, di oggetti provenienti da scavi clandestini compiuti in Puglia, nelle province di Taranto e di Lecce. I carabinieri di Tutela del patrimonio artistico di Roma parlano, in proposito, di un fiorente mercato illegale: i reperti ritrovati dovrebbe essere consegnati alle soprintendenze territoriali, ma molti cavatori agiscono illecitamente dando materiale ad un traffico clandestino che vanta centinaia di collezionisti in tutta Italia. I 22 reperti in questione, del valore commerciale di 3 mila euro “a pezzo”, risalgono all'età ellenistica, fra il IV e il II secolo a.c. e sono stati ritrovati, a seguito di una perquisizione all'interno di un'abitazione di un muratore di Noventa, in provincia di Vicenza. L'uomo, denunciato per possesso illecito di beni culturali, avrebbe avuto contatti con dei ricettatori. Ma le indagini sono solo all'inizio. I beni, catalogati e confiscati, saranno consegnati ai musei per essere visibili alla collettività.

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