'La Provincia metta in sicurezza la s.p. 71'

Ruffano – Casarano. Lo chiede l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada: “occorre integrare la segnaletica e realizzare in tempi brevi il progetto di ammodernamento”

“La Ruffano-Casarano, già teatro di moltissimi incidenti mortali, continua ad essere una strada ad alto rischio, e va messa immediatamente in sicurezza”. È questo il messaggio intorno al quale è sorto spontaneamente il Comitato per la sicurezza della S.P. 71, con l'obiettivo di porre fine alla strage in corso su quel tratto di strada. Lunedì 7 febbraio, a un mese esatto dall'ultimo incidente mortale in cui ha perso la vita il 19enne Pasquale Paradisi, il comitato, affiancato dall'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (Aifvs), manifesterà presidiando simbolicamente la strada in corrispondenza della “curva maledetta”, nel punto in cui sei vite si sono spezzate negli ultimi dieci anni. I familiari delle vittime e i residenti delle località Manfio e Monticelli, che spesso si trovano ad essere spettatori impotenti di incidenti drammatici, chiedono che le istituzioni competenti adottino tutti gli opportuni provvedimenti per ridurre la pericolosità di quel tratto di strada. “Nell'attesa che la Provincia, già sollecitata dal Comitato, si attivi concretamente integrando la segnaletica e realizzando in tempi brevi il progetto di ammodernamento già redatto – spiega Eva Ruggeri dell'Aifvs – occorre adottare misure urgenti che inducano gli automobilisti a moderare la velocità su quel tratto di strada. Abbiamo già chiesto alla Provincia e ai Comuni di Casarano e Ruffano di predisporre su quella strada un assiduo controllo da parte delle forze dell'ordine, per rilevare eventuali condotte di guida imprudenti e scongiurare il verificarsi di altre tragedie. Ciò nell'attesa che delle autorizzazioni ad installare in prossimità della curva un semaforo o una postazione fissa di autovelox.”. Lunedì mattina saranno i cittadini del comitato a presidiare la zona, per sollecitare gli enti competenti ad intervenire e gli automobilisti alla prudenza anche attraverso le fotografie delle giovani vittime della curva maledetta.

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