Heliantos2: corteo annullato per motivi di sicurezza

Casarano. Mobilitazione contro l’impianto a biomasse. Momenti di tensione per il sit-in alternativo di un gruppo di dipendenti “Italgest”. In piazza anche Paride De Masi. Assente il sindaco

Ieri mattina, in piazza San Domenico, si è svolta la manifestazione, con sciopero generale cittadino, contro la realizzazione dell’impianto a biomasse proposto da “Italgest Energia”, organizzata dal Coordinamento intercomunale “No alla centrale”.

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Nella stessa piazza e allo stesso orario del raduno, un gruppo di dipendenti della “Italgest” hanno organizzato un sit-in alternativo (non autorizzato) alla manifestazione, esponendo uno striscione.

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Ci sono stati momenti di tensione quando i due gruppi sono entrati in contatto, ma l’intervento dei carabinieri, presenti in forze, hanno evitato che la situazione degenerasse.

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I militari, coordinati dal cap. Dario Vigliotta, sono riusciti a far prevalere il buon senso tra le opposte fazioni, riuscendo a distanziarle.

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Il gruppo dei lavoratori “Italgest”, infatti, accompagnato dal suo presidente Paride De Masi, si è spostato verso corso XX Settembre.

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La manifestazione è potuta così cominciare, pur con una variazione di programma: gli organizzatori hanno rinunciato al corteo lungo le strade cittadine, proprio per evitare di passare davanti ai dipendenti “Italgest”, e si sono limitati ad un simbolico giro della piazza.

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Per tutta la durata della manifestazione, tuttavia, la tensione non si è allentata.

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I rappresentanti del coordinamento hanno definito la presenza dei lavoratori “Italgest” un “atteggiamento intimidatorio e minaccioso” e hanno lanciato ai “facinorosi vicini all’azienda” la grave accusa di aver preparato buste ricolme di pietre per lanciarle contro il corteo.

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La circostanza, però, è stata seccamente smentita dai carabinieri e dai vigili urbani.

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“Nessuno è venuto armato di pietre. Si è trattato solo di un’opera di bonifica della piazza per eliminare eventuali armi improprie” ha affermato il cap. Vigliotta.

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Alla fine, l’unico atto di violenza che si è verificato ha coinvolto il collega Danilo Lupo (Telerama), raggiunto da uno schiaffo al volto da parte di un manifestante del coordinamento “No alla centrale”, insoddisfatto dei servizi dell’emittente sulla vicenda.

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Alla manifestazione hanno presenziato gli amministratori dei comuni di S. Donato di Lecce, Presicce, Supersano, Matino, Ruffano e Montesano Salentino (presenti i gonfaloni di Matino, Supersano e Ruffano); gli assessori provinciali Gianni Stefano e Pasquale Gaetani; le delegazioni cittadine di Pdl, Cdc, “Sinistra, ecologia e libertà”, “Italia dei Valori”, Pdci e Partito Democratico. 27 novembre 2010 – Heliantos2: è il giorno della mobilitazione Ancora una mobilitazione, una manifestazione di protesta civile e sciopero generale, contro l’eventualità della realizzazione a Casarano della centrale a biomasse da 25 MW “Heliantos 2”, vissuta come un rischio per la salute e per il futuro della collettività. L'appuntamento, previsto per questa mattina, in Piazza San Domenico, a partire dalle ore 9.30, è promosso dal Coordinamento Intercomunale “No alla Centrale”, organismo sorto spontaneamente a Casarano per iniziativa di liberi cittadini, associazioni e gruppi politici (di centro, di destra e di sinistra) sensibili ai temi della salvaguardia dell’ambiente e della salute, e che non persegue assolutamente scopi di parte. Fanno parte del Comitato la Lilt – Sez. Prov. di Lecce, i gruppi politici del Pdl, del PdD, del Cdc, di Sel, del Partito dei Comunisti Italiani/Federazione della Sinistra (PdCI), e di IdV di Casarano, il Comitato Energia Ambiente e Vita, Cittadinanzattiva, l’Associazione Grande Salento, il Comitato Cittadino Tutela Ambientale (Casarano), Io Conto (Ugento), Italia Nostra, Legambiente, WWF, il Forum Ambiente e Salute (Lecce) e numerose altre associazioni. Per il Coordinamento non sono state sufficienti, a fare desistere Italgest dal suo folle progetto, le forti e continue manifestazioni organizzate dai cittadini, né le 7.500 firme contrarie finora raccolte, né gli autorevoli giudizi di tecnici e ricercatori liberi ed indipendenti. E' avvenuto invece che, dopo la bocciatura di 'Heliantos 1' a Lecce, Italgest si è mobilitata con tutta la sua potenza economica e di condizionamento delle sedi istituzionali, politiche e mediatiche, ad ogni livello, nel tentativo disperato di imporre ai Casaranesi ed ai cittadini dell'intero Salento la centrale a biomasse 'Heliantos 2'. Il fine della mobilitazione è quello di scongiurare che Casarano, con l’approvazione dell’impianto, divenga l’apripista per gli altri 20 impianti di centrali a biomasse progettati per la nostra provincia, al di fuori di qualsiasi logica di pubblico interesse ed in spregio della salute dei cittadini. Il Salento diventerebbe in tal caso una distesa di ciminiere fumanti, che immetterebbero di continuo in atmosfera sostanze nocive, che si andrebbero ad aggiungere a quelle già presenti, grazie alle quali si registrano in provincia di Lecce, tra l’altro, tassi di incidenza e di mortalità per determinate forme di cancro addirittura superiori a quelli nazionali. Non si può, con la scusa delle energie rinnovabili e della riduzione dell’inquinamento atmosferico, contribuire invece con ulteriori emissioni ad aggravare una situazione ambientale già di per sé molto critica. Ogni ora si registrano nuove adesioni alla manifestazione, cui convintamente parteciperanno: – moltissimi cittadini sensibili ai temi della salvaguardia dell’ambiente e della salute; – numerosi sindaci della provincia di Lecce, che saranno presenti col gonfalone cittadino; – gruppi politici di ogni schieramento; – numerose associazioni e comitati non solo della provincia di Lecce, ma anche di quella Taranto; – studenti e loro associazioni Il Comitato rivolge un appello per l’adesione all’iniziativa ai rappresentanti istituzionali (in primis, la Regione Puglia) ed ai rappresentanti politici e sindacali, se davvero vogliono il bene del Salento. Ed un richiamo alla coscienza ed alla sensibilità di tutti quanti desiderano una provincia libera, non solo dai fumi e dai rischi di malattia, ma anche dai profitti e dai giochi affaristici e politico-amministrativi, che portano guadagni a pochi e danni permanenti a tutta la comunità. Programma – Ore 9.30: raduno in Piazza San Domenico a Casarano – Ore 10 – 11.30 : sfilata attraverso il centro cittadino di Casarano – Ore 12: Piazza San Domenico: interventi di esponenti di Associazioni, Comitati e Amministrazioni. Articoli correlati Heliantos2: conferenza dei servizi (26 novembre 2010) De Masi azzera la Giunta (26 novembre 2010)

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