Italgest. Conferenza dei servizi: il dissenso del Pd

Casarano. Il Partito Democratico non approva il metodo di conduzione dell’intera vicenda da parte dell’amministrazione comunale

La notizia appresa dalla stampa dell’imminente convocazione della Conferenza dei Servizi presso la Regione Puglia giovedì 18 novembre prossimo, con all’ordine del giorno la discussione sulla centrale a biomasse di Casarano, ha spinto il Pd di Casarano a esprimere ufficialmente il proprio dissenso rispetto al metodo di conduzione dell’intera vicenda da parte dell’amministrazione comunale, considerato che il sindaco Ivan De Masi aveva assunto in campagna elettorale l’impegno che “deciderà la città” su questo tema. “La fiducia riposta dai partiti della coalizione in questo modo viene calpestata – dicono dal Pd – ma soprattutto la fiducia riposta dai cittadini, che su questo tema avevano avuto ampie rassicurazioni direttamente dal candidato Ivan De Masi negli incontri 'porta a porta' e nei pubblici dibattiti”. Il Partito Democratico nell’estate scorsa aveva già richiesto una verifica al Sindaco su questo e su altri temi della vita amministrativa delle città, in particolare auspicando coerenza rispetto alle promesse fatte. “Ad oggi – confermano – nessuna risposta ufficiale ci è stata fornita ed anzi, il nostro partito viene volutamente escluso, (ma ne siamo grati), da riunioni più o meno segrete fatte al cospetto di parenti industriali per decidere fuori dal consiglio comunale (fatto questo particolarmente grave), le sorti della nostra città. La città aveva chiesto più trasparenza e partecipazione su questo tema; non c’è stato il referendum, non c’è stata nessuna forma di consultazione, ma neanche una libera e trasparente discussione in consiglio comunale. All’opposto la città ha ottenuto soltanto riunioni segrete e compiacenza, di chi intende decidere per tutti, al posto di tutti, probabilmente contro tutti. Il Partito Democratico esprime il proprio disappunto circa il metodo che il sindaco De Masi sta imponendo alla conduzione dell’intera vita amministrativa, in particolare e da ultimo su argomenti come quello della “Centrale a biomasse alla Italgest”, temi sui quali invece avrebbe dovuto caratterizzarsi per un particolare slancio di trasparenza amministrativa e posizione terza rispetto alle volontà popolari. Rimane il rammarico di dover constatare come l’agenda delle iniziative amministrative viene scritta con la matita degli interessi diretti più che con la penna indelebile del bene cittadino. 16 novembre 2010 – Italgest. Conferenza dei servizi: speranze di chiarezza Il 18 novembre a Bari ci sarà la Conferenza dei Servizi sull’impianto a biomasse. “La speranza – dicono i dipendenti di Italgest – che questa Conferenza sia l’occasione giusta per un confronto sereno e costruttivo sul nostro futuro e su quello dei collaboratori dell’azienda”. Secondo quanto affermato i dipendenti, infatti, “l’idea che a Casarano possa sorgere un impianto ad olio vegetale può piacere o no. Ben vengano, a questo proposito, i rilievi, le critiche e le osservazioni, se però scevri da distorsioni e strumentalizzazioni di ogni sorta e, soprattutto, se riferiti esclusivamente a visioni alternative od opposte dello sviluppo economico ed industriale di una comunità. Quello che non può essere accettato – aggiungono – non sono solo le demonizzazioni a orologeria di un impianto che, fino a prova contraria, la legge riconosce come “di pubblica utilità ed indifferibile ed urgente”, ma anche e soprattutto il malcelato tentativo di screditare tutte le persone che, a vario titolo, hanno lavorato alla sua progettazione. Al danno dell’imminente perdita del lavoro, si aggiunge così l’ennesima beffa. Non solo licenziati, ma anche “incapaci'”.

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