Il Coordinamento civico per la Tutela della salute e del territorio e i Comuni sottoscriventi si rivolgeranno ora al Consiglio di Stato
All'inizio dell'anno, il Coordinamento civico per la Tutela della salute e del territorio (composto da 40 associazioni) e i Comuni di Soleto, Corigliano, Zollino, Melpignano e Castrignano de' Greci avevano sottoscritto il ricorso al Tar contro la realizzazione della discarica sulla falda idrica di Corigliano D'Otranto, realizzata da Cogeam, il consorzio, di cui è capofila il gruppo Marcegaglia (di Emma, presidente di Confindustria). La notizia delle ultime ore è che i giudici del Tar si sono pronunciati e hanno bocciato il ricorso di Comuni e associazioni che ora, però, si rivolgeranno al Consiglio di Stato. Le associazioni, mesi fa, ribadirono che il problema della discarica di Corigliano riguardava tutto il Salento e la stessa Regione Puglia, che avrebbe individuato in maniera illegittima il sito della discarica proprio in prossimità della falda acquifera che disseta 78 comuni salentini. “Siamo convinti che la Puglia abbia commesso un palese illecito perché le Regioni non possono derogare dalle normative nazionali ed europee, ma devono applicare a livello locale le direttive dello Stato e dell'Europa, che in questa materia sono chiarissime e non lasciano spazio a interpretazioni: vicino alle falde acquifere non si possono realizzare cave, discariche o gestire rifiuti” disse Oreste Caroppo, portavoce del Coordinamento. Secondo le associazioni, inoltre, pesava sulla vicenda il disinteresse dei commissari straordinari ai rifiuti e l'assenza di approfondimenti scientifici al di sopra delle parti. Ad aprile, la Regione Puglia, al fianco del consorzio Cogeam, si costituì in giudizio davanti al Tar di Lecce nella prima udienza del 14 aprile scorso contro il ricorso presentato dai cittadini e dai Comuni di Soleto, Melpignano, Castrignano dei Greci, Zollino e Corigliano d'Otranto. Le associazioni parlarono di tradimento da parte del presidente Nichi Vendola. “La Regione Puglia – sostenne il portavoce del Coordinamento Oreste Caroppo – avrebbe potuto rimettersi al giudizio dei giudici affinchè la verità giuridica e scientifica fosse ristabilita in tutta quest'assurda faccenda, invece proprio il Presidente che si fregia di essere più vicino al popolo si pone apertamente contro la sua gente che tenta di combattere le ingiustizie e la burocrazia con i pochi mezzi che ha”. E ancora: “Vendola poteva ben opporsi a tutta questa follia, invece, è stato Vendola a firmare il decreto commissariale del 31 gennaio 2007 che individua l'area della falda di Corigliano come sede di discarica e tutti gli atti successivi”. Articoli correlati Corigliano chiama Vendola: “La discarica non s'ha da fare” (30 novembre 2009) “Stop alla discarica di Corigliano”. Il Comune con le associazioni (24 novembre 2009) Un sit-in contro la discarica sulla falda idrica di Corigliano (20 novembre 2009)
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