In rialzo invece lo stesso indicatore per le imprese. E' quanto emerge da uno studio sul “Clima Economico” realizzato attraverso interviste
“Congiuntura del terzo trimestre 2010” è uno studio realizzato da Osservatorio Banche e Imprese di Economia e Finanza, Isae ed Srm. L’Istituto di Analisi Economica (Isae) è un ente pubblico di ricerca che effettua, anche attraverso accordi e convenzioni con soggetti pubblici e privati, indagini presso imprese e famiglie, previsioni macroeconomiche, analisi nazionali ed internazionali e studi di macro e microeconomia della finanza pubblica. L’Osservatorio Regionale Banche-Imprese di Economia e Finanza (Obi) ha come scopo quello di approfondire la conoscenza dei sistemi produttivi regionali, migliorare le relazioni tra il mondo bancario e le imprese proponendosi altresì quale strumento di analisi e programmazione dei processi di sviluppo sul territorio, con particolare riguardo ai problemi occupazionali. L’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Srm) ha come obiettivo la creazione di valore aggiunto nel tessuto sociale ed economico del Mezzogiorno nella sua dimensione europea e Mediterranea e il miglioramento della conoscenza del territorio sotto il profilo infrastrutturale, produttivo e sociale. Srm opera in rete con altre istituzioni di ricerca meridionali e non. Aree di analisi e di studio: Infrastrutture, Finanza Pubblica, Economia reale, Imprese e nonprofit. Nella loro ricerca, è offerto un quadro generale delle regioni del Mezzogiorno sul tema del “Clima Economico” – elaborato dalla Commissione europea – che si declina come la fiducia delle imprese che operano nei vari settori e dei consumatori. Abbiamo estrapolato le notizie riguardanti la Puglia. Nel terzo trimestre 2010, che è il lasso di tempo oggetto dello studio, la lieve tendenza al rialzo del “Clima Economico” in Puglia, manifestatasi nei precedentemente, subisce una battuta d'arresto: l'indicatore passa, infatti, da 95,3 a 93,4. Tale andamento risulta essere, peraltro, in linea con l'andamento al ribasso registrato nella ripartizione Mezzogiorno. È la contrazione del clima di fiducia rilevato presso i consumatori pugliesi ad influenzare tale performance. Imprese Durante il periodo luglio/settembre, si rileva un incremento nel clima di fiducia degli imprenditori pugliesi. Il relativo indice passa infatti da 88,2 del secondo trimestre a 91,4. Tale andamento è in linea con quanto rilevato nella media delle regioni del Mezzogiorno. La correzione al rialzo del clima di fiducia rilevato presso gli industriali della Puglia è da attribuire ad un miglioramento osservato a livello delle principali componenti che determinano lo stato di salute del settore manifatturiero. E infatti, si registra un sensibile recupero dei giudizi che esprimono ottimismo sugli ordinativi (il saldo passa da -41 a -35). Positive anche le opinioni espresse sul fronte delle giacenze di magazzino dovute ad un significativo alleggerimento delle stesse, con il saldo che passa da 8 a 1. Preoccupazione e dubbi continuano invece a condizionare le previsioni circa le tendenza della produzione, che risentono di una erosione della quota delle imprese ottimiste (il relativo saldo passa infatti da 14 a 12). Migliora rispetto al secondo trimestre il clima di fiducia rilevato nelle costruzioni: l'indicatore, infatti, guadagna più di cinque punti attestandosi su un valore pari a 100,8. Tale andamento è peraltro in linea a quanto registrato nel Mezzogiorno complessivamente. All'insegna dell'ottimismo si rilevano le aspettative dei costruttori pugliesi circa gli ordini e i piani di costruzione dell'impresa. Consumatori Nel terzo trimestre 2010, si rileva un leggero calo di fiducia dei consumatori. L'indice, infatti, perde circa un punto rispetto allo scorso trimestre, passando da 106,8 a 105,8. Tale andamento, sebbene sia di minore intensità, è in linea con l'evoluzione registrata nel Mezzogiorno complessivamente. Entrando nel dettaglio delle opinioni espresse dagli intervistati pugliesi, si osserva un atteggiamento improntato alla prudenza per quel che concerne il quadro generale del Paese. Ed infatti, sul fronte delle previsioni sulla situazione economica nazionale si registra una prevalenza di attese di peggioramento con un saldo che passa da -33 a -39. Anche le opinioni sulla situazione economica italiana continuano ad essere non brillanti (da -102 a -101). Un lieve miglioramento si osserva invece per quel che riguarda le previsioni del mercato del lavoro, il cui saldo sulla disoccupazione passa da 83 a 81. Pur permanendo un quadro di incertezza e criticità, si evidenzia una leggera ripresa dei pareri circa la situazione economica personale (il saldo passa da -45 a -43) ed anche delle previsioni concernenti la situazione economica familiare (da -11 a -9). Stazionarie risultano invece le opinioni sul bilancio familiare(-5). Tenuto conto delle difficoltà tuttora presenti nello scenario macroeconomico del Paese, le opinioni espresse dagli intervistati esprimono preoccupazione sulla convenienza attuale a risparmiare (il saldo passa da 155 a 136). Conformemente al leggero miglioramento registrato per la situazione economica personale, anche le attese di risparmio nei prossimi dodici mesi rilevano un miglioramento con il saldo che passa da -60 a -52. Ispirati ad un maggior pessimismo risultano, invece, i giudizi sulla convenienza all'acquisto di beni durevoli, con il relativo saldo che passa da -66 a -68.
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