In una nota si denuncia il colpo di spugna con cui il Governo ha avocato a sé la decisione di installare nuove centrali nucleari
La Regione Puglia ha avviato l’iter per impugnare la legge n.129 del 13 agosto 2010 sul nucleare. “Il ricorso – viene spiegato in una nota dall'assessore Nicastro – riguarda la parte in cui prevede un meccanismo di intesa con le Regioni interessate dagli insediamenti nucleari che appare eludere non solo il diritto degli enti territoriali all’auto-determinazione nelle scelte strategiche per il proprio territorio , ma finanche il giudicato della Corte Costituzionale che, in una recente sentenza, ha ribadito la necessità di una piena condivisone con i territori interessati all’individuazione di eventuali siti”. Le Regioni, prosegue la nota, “chiedevano un’intesa forte mentre il Governo, con un colpo di spugna, ha previsto un meccanismo per avocare a sé la decisione di installare nuove centrali nucleari”. Nicastro sottolinea che “il Governo centrale ha impiegato sette lunghi anni per definire le linee guida sull'installazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, ed e' pertanto sorprendente la solerzia con la quale ha proceduto, invece, nella “scellerata” scelta di impiantare nuove centrali nucleari ricorrendo a provvedimenti legislativi approvati nel pieno caldo ferragostano”. Per il testo della legge, cliccare qui
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