La Regione ha approvato il piano di azione locale che permetterà un investimento totale di 20 milioni di euro nei comuni del Nord Salento
Bisogna programmare una stagione compiuta sotto il profilo degli interventi volti a favorire sempre maggiore appeal del territorio e qualificare l’offerta turistica in termini di professionalità. Questo l'obiettivo a cui tendere per Cosimo Durante, Presidente Gal terra d'Arneo, che parla di una stagione turistica da intendersi in senso ampio, diffuso, che comprenda un lungo periodo di tempo nel corso del quale realizzare un innalzamento culturale ed economico del territorio salentino. Il Piano di Sviluppo Locale “Impresa e innovazione in Terra d’Arneo” , presentato dal Gal “Terra d’Arneo” alla Regione Puglia nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013, nei prossimi giorni diventerà uno strumento operativo al servizio dei soggetti pubblici e privati presenti nel comprensorio dell’Arneo costituito dalle municipalità di Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Guagnano, Leverano, Nardò, Porto Cesareo, Salice Salentino, Veglie. La Giunta Regionale, infatti, con delibera 25 maggio 2010, n. 1216, ha approvato il contenuto delle misure in esso previste e un finanziamento pubblico complessivo di circa 12 milioni di euro che, unitamente alle risorse aggiuntive dei soggetti beneficiari di tali provvidenze economiche, svilupperanno investimenti nella Terra d’Arneo per circa 20 milioni di euro. Nel merito, il piano di sviluppo, orientato al sostegno e alla valorizzazione delle eccellenze produttive e al miglioramento della qualità della vita nella Terra d’Arneo, è rivolto alle imprese agricole, artigianali e sociali, anche di nuova costituzione, agli enti locali e associativi, e riguarderà i seguenti campi di intervento: agriturismo, servizi sociali, sanitari e per il tempo libero, artigianato e commercio legati alle nostre tipicità, beni culturali, naturali e del paesaggio agrario, turismo rurale e servizi a esso connessi. A questi interventi vanno aggiunte poi le attività di cooperazione tra i territori rurali, che prevedono lo sviluppo di azioni di promozione e commercializzazione dei prodotti locali e dell’offerta turistica in partenariato con i Gal italiani della Puglia, della Basilicata e della Calabria, ma anche con i GAL di altri paesi europei. I Gal (Gruppi di Azione Locale) “hanno in sorte il dovere di costruire piattaforme strategiche e concertative per addestrare efficaci attività di sviluppo e crescita nei settori di riferimento”, ricucendo i legami tra i vari territori, favorendo la naturale interrelazione dialogica tra enti, soggetti privati, comuni e borghi antichi e lanciando in prospettiva tutto il back ground di professionalità e capacità organizzativa che “né i municipi né le Province hanno il tempo di sostenere o di promuovere a causa di mille pastoie burocratiche e distrazioni di carattere gestionale”. Ecco perché sarebbe, conclude Durante, opportuno “spingere sull’acceleratore di una condivisione strategica complessiva, accettando il ruolo di guida e di traino dei Gal senza pretese di leadership o di primogenitura rispetto ad iniziative progettuali di alto livello e di indubbia efficacia, nel solo ed esclusivo interesse della popolazioni locali”.
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