L’Università del Salento nel progetto europeo sulla tracciabilità di cibo e bevande grazie all’utilizzo della tecnologia Rfid
Farm To Fork (F2F), alla lettera “dalla fattoria alla forchetta”, è il progetto europeo sulla tracciabilità alimentare che vede coinvolti dieci enti europei, tra cui anche l’Università del Salento, unico partner italiano. La troup di esperti italiani di Campi Elettromagnetici, guidati dal professor Luciano Tarricone, fa parte del dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento. La tracciabilità di cibo e bevande è resa possibile grazie all’applicazione della tecnologia di Identificazione a Radio Frequenza, detta Rfid. “In pratica attraverso un antenna reader, che legge delle informazioni, e dei tag posti sugli oggetti, le cose possono ‘comunicare’”, fanno sapere dall’ateneo salentino. Obiettivo principale di F2F è offrire alle piccole e medie imprese la possibilità di essere riconosciute a livello internazionale e di contribuire alla diffusione della consapevolezza dei benefici potenziali derivanti dall’uso della tecnologie RFID. Spiega il professor Tarricone: “Il mercato alimentare rappresenta uno dei settori con maggiori potenzialità per ottenere un “Return on Investment” dall’applicazione della tecnologia Rfid in vari aspetti: dall’autenticazione dell’origine dei prodotti, alla riduzione di sprechi, dall’ottimizzazione della logistica all’incremento della qualità del prodotto finale”. “Farm To Fork – aggiunge poi Tarricone – intende dimostrare i benefici derivanti dall’uso degli RFID in tutti i processi della produzione e della catena del valore, garantendo la tracciabilità dei prodotti in Europa, dal produttore (farm) al consumatore (fork). Si punta ad armonizzare produttori internazionali, processi, venditori e consumatori attorno ad un sistema informatico che si avvale di soluzioni standardizzate per la tracciabilità e l’autenticazione dei prodotti alimentari”.