Da indiscrezioni risulta che il Comune di Casarano debba degli arretrati alla Diocesi Nardò-Gallipoli. “Si tratta di somme da liquidare per periodi pluriennali”, chiarisce l’ex sindaco Venuti
Si tinge di giallo il presunto debito del Comune di Casarano nei confronti della Diocesi Nardò-Gallipoli. Alle indiscrezioni dei giorni scorsi, interne a Palazzo dei Domenicani, che parlavano di un arretrato di oltre 300.000 euro, risponde Remigio Venuti, il capogruppo del Partito Democratico, con una nota che quantifica il debito dell’amministrazione comunale a soli 60.000 euro. L’ex sindaco della città descrive un quadro del tutto diverso. “Il Comune di Casarano – precisa l’ex sindaco – ha liquidato nel 2007 le spettanze della Curia dovute dal 2001 fino al 2006. E' consuetudine infatti, da parte dei comuni, liquidare questo tipo di importi non annualmente, ma per periodi pluriennali. La stima delle somme spettanti per gli anni 2007, 2008, 2009 – puntualizza l’esponente del Pd – sono, a largheggiare, di circa 20.000,00 euro annui per una somma complessiva di 60.000,00 euro”. L’arretrato è relativo alla quota del 7% di oneri concessori che una legge regionale obbliga i comuni a devolvere alla Chiesa Cattolica. Secondo le indiscrezioni il Comune doveva alla Curia diverse annualità, tanto da accumulare una somma importante. La vicenda aveva fatto capolino in una riunione di maggioranza e in quell’occasione si era ventilata l’ipotesi di “sacrificare” un immobile per ripianare il debito (si era citato il Mercato Coperto di contrada “Botte” che vale più di 300.000 euro). “Mi chiedo – conclude Venuti – perché dare alla stampa, da parte di qualche informatore in malafede, una notizia falsa che contribuisce a creare allarmismo inutile e pericoloso tra i nostri concittadini? A chi giova?”.