Raggi cosmici: l'esperimento Argo in Tibet decolla grazie ai ricercatori salentini

Misurata la “Sezione d'urto” protone-protone grazie a un'analisi dei dati interamente eseguita da ricercatori dell'Università del Salento

L’esperimento italo-cinese Argo-Ybj, che si svolge presso il laboratorio d’alta quota di YanBaJing, in Tibet, e si occupa dello studio dei raggi cosmici, è stato presentato sul sito del comitato internazionale “Aspera” con riferimento a uno dei suoi risultati scientifici di particolare rilievo per la fisica delle alte energie: la misura della sezione d’urto (cross section) protone-protone a energie confrontabili con quelle ottenibili con gli acceleratori di particelle. Nella figura riportata nella comunicazione di Aspera (comitato che elabora le strategie per i grandi esperimenti in fisica astro-particellare in Europa), l’intervallo di energie accessibili all’esperimento Argo-Ybj è confrontato con l’energia massima raggiungibile dall’acceleratore LHC recentemente entrato in funzione al Cern di Ginevra. Questo risultato è frutto di un’analisi dei dati dell’esperimento eseguita interamente a Lecce da ricercatori che partecipano all’esperimento e che fanno parte dei dipartimenti di Fisica e di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e della sezione leccese dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Si tratta dei fisici Paolo Bernardini, Ivan De Mitri, Giovanni Mancarella, Giovanni Marsella, Daniele Martello, Marco Panareo, Lorenzo Perrone, Antonio Surdo e Pietro Creti, delle assegniste di ricerca Carla Bleve e Anna Karen Calabrese Melcarne, del dottorando Giovanni Zizzi, dei tecnici di laboratorio Roberto Assiro e Carlo Pinto. È possibile leggere la presentazione sul sito di Aspera.

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