Caetano e Gilberto già pregavano e invitavano a pregare per Haiti
La terra che oggi trema fu la terra che fece tremare Napoleone e tutti i francesi che Libertà, Uguaglianza e Fraternità volevano esportarle senza perdere il monopolio degli utili. Gli haitiani invece si fecero una costituzione che osava prendere sul serio la dichiarazione dei diritti dell’uomo, diventando la prima nazione indipendente dell’America latina. Quasi tutta, per giunta, costituita da ex schiavi neri. Dal cuore della società creola brasiliana, Caetano Veloso e Gilberto Gil si ricordarono di Haiti nei primi anni ‘90 (gli anni dell’ex speranza Aristide e dei colpi di Stato di sempre, con Bush sr. e poi Clinton alla Casa Bianca). Se guardi queste piazze, a Bahia come a San Paolo, dove un tempo venivano castigati gli schiavi e oggi bravi ragazzi in assetto da parata riproducono sui loro tamburi i ritmi delle vittime d’un tempo, mentre da qualche altra parte poliziotti neri bastonano delinquenti neri, ladri mulatti e qualcuno quasi bianco, ma trattato come nero, allora pensa ad Haiti, prega per Haiti. Haiti è qui… Haiti non è qui… Dove sia sprofondata Haiti nelle ultime ore ce lo stanno dicendo purtroppo i geologi e le organizzazioni sanitarie mondiali. Di certo, per chi ci crede, ha ancora bisogno di preghiere.