GUARDA I VIDEO. Partenza a rilento per gli acquisti nel primo giorno di saldi a Lecce. Ma già a metà mattinata, le vie del centro sono state invase da fiumi di persone. Soddisfatti i commercianti
Parte in sordina il primo giorno di saldi nel capoluogo salentino. Ma già intorno alle 11, per le vie del centro si sono riversati fiumi di potenziali compratori a caccia dei maxi sconti: chi va in cerca di scarpe, chi ha bisogno di un cappotto, chi ancora cerca un capo griffato o un accessorio in più: di certo quello che accomuna i forzati dello shopping nella stagione dei saldi è la quantità di tempo che si trascorre in coda e il numero di chilometri da percorrere alla ricerca del buon affare nei tanti negozi che per l'occasione si trasformano in veri e propri bazar low cost. Non esiste una regola generale, ma può valere la massima: a ciascuno il suo shopping. C’è infatti che ha le idee ben chiare e ha adocchiato l’oggetto del desiderio già a dicembre, e che già sa bene che cosa comprare e dove rivolgersi. C’è anche chi, invece, va in giro di negozio in negozio, fermandosi davanti a decine di vetrine senza un’idea precisa. Così la stagione dei saldi invernali si è aperta con un “pienone” inatteso, almeno stando alle previsioni dei commercianti che temevano che fosse troppo presto per chiamare i cittadini ai ribassi e allo shopping scontato. Lo conferma Rudy Spagnolo, presidente dell'associazione dei commercianti “In Galleria”, che parla di un avvio “promettente”: Soddisfatto e ottimista anche Toticchio, titolare di un negozio di abbigliamento sportivo di piazza Mazzini: Per i consumatori, il leitmotiv è sempre lo stesso: “Attenzione ai pacchi“. Ecco alcuni consigli per fare acquisti oculati, forniti dalla sede di Lecce del Codacons, a firma del responsabile, l’avvocato Luisa Carpentieri. Prima di tutto, lo scontrino. “Conservarlo sempre. Infatti, non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso, anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare”, spiegano dal Condacons. “Ma la novità rispetto agli anni scorsi è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’articolo 1495 del codice civile, di denunciare i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta. Il codice del consumo ha stabilito infatti che il consumatore deve denunciare al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”. Per quanto riguarda le vendite di fine stagione, “queste devono essere realmente tali, cioè il saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta per chiudersi e non fondi di magazzino. “Infatti – spiegano ancora dal Codacons – la normativa i vigore stabilisce che le vendite di fine stagione riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo. E’ necessario poi diffidare degli sconti superiori al 50-60 per cento: possono nascondere merce non di stagione”. Altro consiglio valido, rivolgersi, possibilmente, ai negozi di fiducia. “E’ bene fare riferimento ad esercizi già conosciuti per acquistare in saldi. In questo modo si conosce prima il prezzo o la qualità, valutando così la giusta convenienza dell’acquisto”. Occhio, poi, alle vetrine. “E’ bene diffidare di quelle coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce esposta o da quelle che non espongono chiaramente il prezzo di partenza, la percentuale di sconto ed il prezzo finale”, dicono dall’Associazione di difesa dei consumatori. “Inoltre è bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio. La merce vecchia offerta in saldo deve essere separata da quella nuova. A questo proposito, è bene anche ricordare che la merce deve indicare in modo chiaro il vecchio prezzo, ed anche quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato”. Quanto alla prova dei capi, “nessun obbligo, nel senso che dipende dalla discrezionalità del negoziante: in ogni caso il consiglio è quello di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati”. Infine, alcuni consigli per gli acquisti. “Mai fermarsi al primo negozio che propone sconti – dicono dal Codacons – ma confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati. E magari, sarebbe opportuno fare un giro in periodo antecedente ai saldi per verificare la veridicità degli sconti praticati. Negli esercizi commerciali che recano esposti gli adesivi della carta di credito o del bancomat, il commerciante ha l’obbligo di accettare queste forme di pagamento”. Attenzione anche a distinguere bene le etichette. “Quelle di origine ci permettono di risalire al produttore, quelle di contenuto garantiscono la composizione del prodotto e le modalità di lavaggio per evitare rischi”. E se per caso siete convinti di aver beccato una sonora fregatura, ci si può rivolgere a una delle associazioni dei consumatori. Gli sportelli del Codacons di Lecce sono aperti tutti i venerdì dalle 17.30 alle 19.30 (tel.0832.342690) oppure ci si può recare all'Ufficio comunale per il commercio (via Braccio Martello)o dai vigili urbani del settore commercio.
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