Bisognerà attendere domani per saper se Vittorio Colitti, accusato di essere uno dei killer di Peppino Basile, sarà trattenuto in carcere o meno.
Bisognerà attendere la giornata di domani per conoscere la decisione del Tribunale del Riesame sulla scarcerazione di Vittorio Colitti, l’agricoltore di 66 anni accusato – in concorso con il nipote Vittorio Luigi – dell’omicidio di Peppino Basile. La lunga attesa odierna si è conclusa con un a di fatto. I tre giudici del collegio giudicante (il presidente Laura Liguori, il giudice relatore Nicola Lariccia a quello a latere Stefano Marzo), sono chiamati a valutare le oltre duecento pagine della corposa istanza presentata dai legali di Colitti, gli avvocati Francesca Conte e Paolo Pepe, in cui viene smontata e ritenuta infondata l’ipotesi accusatoria della Procura. I giudici devono inoltre stabilire se nei nuovi verbali di interrogatorio depositati dal sostituto procuratore Giovanni De Palma, vi siano elementi utili a sostenere la colpevolezza del vicino di casa della vittima. Un lungo e paziente lavoro di analisi che si concluderà con ogni probabilità nella giornata di domani. Sabato, infatti, scade il termine di dieci giorni in cui il Riesame è tenuto a pronunciarsi, altrimenti la misura impugnata perderebbe efficacia. Un’ipotesi comunque assai improbabile. Bisogna poi ricordare che il provvedimento del Tribunale è immediatamente efficace.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding