Màngano. Suoni del Sud nel Regno Unito

Dal 15 al 19 ottobre saranno ambasciatori della musica nostrana a Londra e Cambridge, ospiti di una federazione di Italiani di Peterborough

Dopo la frenesia delle serate estive, durante le quali Màngano hanno attraversato, grazie alla loro danza e la musica, virtualmente tutta la Puglia e le tradizioni del Sud Italia, inscindibilmente legate a quella Pugliese, destando grande interesse soprattutto nei turisti, sempre alla ricerca delle tipicità dei luoghi visitati, ci si prepara alla prossima stagione autunnale che si preannuncia più che mai ricca di sorprese. Reduci da due concerti nelle perle della costiera amalfitana, Sorrento e Postano, città ancora affollate di turisti, Màngano grazie ai concerti definiti unici nel loro genere, sono già stati contattati dai limitrofi comuni di Praiano, Ravello e Miori, segnale questo di un lavoro fatto di studio ed infinita passione. La federazione festeggia quest’anno i 50 anni dall’arrivo del primo emigrante in Inghilterra, ed accoglie tra i suoi numerosissimi iscritti non solo pugliesi, ma calabresi, molisani e napoletani e, quindi, i concerti abbracceranno non solo la tradizione pugliese, ma la tradizione di tutto il Sud dell’Italia. Per l’occasione, l’ambasciatore del folk Màngano, in collaborazione col presidente della federazione, ha ben pensato di arricchire questo quadro accostando alla musica e danza popolare, da lui superbamente rappresentata, con la collaborazione di sei danzatori e sei musicisti, la nostra universalmente apprezzata gastronomia. Afferma Màngano: “Sono convinto che l’ accostamento tra musica, danza e gastronomia sia vincente per far conoscere in Italia ed all’estero la ricca tradizione del Sud Italia. Secondo me, creare solo manifesti da affiggere nei centri abitati o materiale cartaceo da distribuire nelle fiere non dà la giusta dimensione delle bellezze di cui i nostri territori sono ricchi, e per i quali sono meritevoli di essere visitati; tale investimento è, quindi, solo uno spreco inutile di fondi della società che, invece, potrebbero essere investiti per la promozione del nostro territorio. Far assaporare il gusto dell’olio che produce la nostra terra, imparagonabile con ciò che si vende all’estero, dei nostri dolci tipici, far ammirare i tessuti fatti al telaio dai colori variopinti da sembrare quasi peruviani, far gustare i nostri vini dal colore rubino, far ascoltare i nostri canti o ammirare gli ornamenti in oro che le donne indossavano nelle occasioni festive, testimoni di una antica manifattura orafa, tutto questo è promozione turistica, finalizzata alla vera promozione del territorio e, quindi, alla sua crescita”. Si è avviato a concludere:”Ho pensato di non limitarmi a portare in Inghilterra la tradizione musicale, ma dare una gioia ancor più grande ai nostri emigranti e, quindi, accompagnare alla gioia che scaturisce dall’assistere ad un nostro concerto di musica popolare la gioia di sentire concretamente il sapore del Sud”.

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