Torna anche quest'anno l'iniziativa, che dal 5 luglio sino a tutto il mese di settembre, consentirà di visitare i tesori d'arte, di storia e di cultura sacra della perla dello Ionio
Torna anche quest'anno “Chiese aperte”, un progetto ideato e realizzato dall'associazione Gallipoli Nostra, finanziato dal Comune di Gallipoli e dall'Azienda di Promozione Turistica di Lecce ed in collaborazione con la diocesi di Nardò-Gallipoli, la parrocchia di Sant'Agata e le confraternite locali. L'iniziativa, di scena dal 5 luglio e sino a tutto il mese di settembre, consentirà di visitare i tesori d'arte, di storia e di cultura sacra della perla dello Ionio, aprendo le porte delle chiese e degli oratori confraternali centro storico gallipolino. “Un'iniziativa – ha spiegato l'assessore al Turismo, Gabriella Casavecchia – che ha il pregio di offrire un'importante ed eccellente proposta culturale ai nostri visitatori, consentendo di consolidare l'idea che Gallipoli è un centro turistico che offre molto di più del riduttivo binomio sole-mare”. Il programma di “Chiese Aperte”prevede l'apertura quotidiana di templi e oratori tanto di mattina (10-12) quanto di pomeriggio (17-21), con operatori culturali pronti a fornire informazioni e cenni storico-artistici sui beni visitati. “Un sentito ringraziamento – ha continuato l'assessore – per la realizzazione di questa interessante proposta culturale, va all'associazione “Gallipoli Nostra” ed alle confraternite, preziose custodi di riti e tradizioni che sono parte significativa della nostra memoria storica e della nostra cultura. Un patrimonio che offriamo a cittadini, turisti e visitatori nella piena consapevolezza della sua elevata valenza sia a livello artistico sia quale mezzo importante per destagionalizzare la nostra offerta turistica, estendendola anche oltre il periodo balneare”. Nel dettaglio l'evento consentirà di visitare la basilica concattedrale di “S. Agata”, il santuario del Canneto, le chiese di S. Francesco d'Assisi, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, del Rosario, del Crocefisso, dei Santi Cosimo e Damiano e gli oratori della chiesa del Carmine e di S. Maria degli Angeli.