La finanza ha scoperto che i titolari di due aziende casearie della zona di Maglie eliminavano gli scarti in alcuni terreni intorno a Cavallino
I prodotti caseari venivano gettati in aperta campagna per evitare i costi dello smaltimento in strutture specializzate. Seguendo le orme di un’inchiesta nata da sospetti e segnalazioni, le “fiamme gialle” sono partite dalla zona di Maglie e hanno seguito in strada un’autobotte nella zona di Cavallino. Il carico contenente avanzi industriali del settore caseario, mozzarelle scadute, veniva smaltito in aperta campagna. A fare l'inquietante scoperta sono stati i finanzieri della tenenza di Maglie, coordinati dalla compagnia di Otranto, i quali hanno effettuato controlli nei terreni insieme a personale dell’azienda sanitaria locale di Maglie. Sotto sequestro sono finite due aree di 348 e 21 metri quadri, su cui erano stati depositati senza o sversati qualcosa come 8mila e 100 litri di liquidi provenienti da scarto di lavorazione industriale di prodotti caseari. I militari della guardia di finanza hanno posto sottosequestro anche 16 chilogrammi di mozzarelle scadute, più altro materiale utilizzato per il confezionamento e l’imballaggio di prodotti caseari.