Nuove aperture? I commercianti non ci stanno

La nota dell'Acas, associazione dei commercianti di Casarano

In un periodo di crisi diffusa, il Comune di Casarano autorizza l'apertura di nuovi centri commerciali. L'Acas, l'associazione cittadina dei commercianti, indice per domani una giornata di sciopero

L’economia cittadina casaranese attraversa una fase critica per la grave crisi generale che si somma alla crisi del sistema produttivo locale, tanto da far parlare di vera e propria emergenza sociale. Il sistema commerciale casaranese vive di riflesso tale difficoltà e cerca di farvi fronte con il massimo dello sforzo umano e finanziario dei suoi operatori. “Davanti a questa situazione – scrive Acas, associazione commercianti, artigiani e servizi, in una nota emanata ieri – le imprese si aspettano di avere una Amministrazione solidale e pronta a collaborare con esse per cercare di creare le condizioni per una più agevole ripresa di un cammino virtuoso di crescita economica. Nessuno deve dimenticare che, soprattutto oggi, è il terziario (commercio, artigianato e servizi) a mantenere in vita l’economia di Casarano con le sue centinaia di imprese, con migliaia di posti di lavoro e con le sue tasse che contribuiscono a pagare i costi degli uffici amministrativi e dei servizi pubblici. Proprio in tale momento storico e al di là dell’iter amministrativo seguito – prosegue la nota – si autorizza l’apertura di grandi strutture commerciali nel cuore della città. Pur non essendo contrari per principio alla libera concorrenza, è facile prevedere che la loro presenza avrà come conseguenza immediata un forte contraccolpo negativo sul sistema distributivo locale, acuendo ulteriormente le già enormi difficoltà attuali e impoverendo ancora di più la nostra economia a vantaggio di quella di altre regioni d’Italia”. Il terziario, affermano i commercianti casaranesi, è una risorsa da difendere, da promuovere e da sostenere. “Qui da noi – dicono – non solo ciò non accade ma si concede a colossi nazionali di localizzarsi nel centro della città. Non comprendiamo quale sia la logica di tale scelta ma di certo sappiamo che va contro gli interessi delle nostre imprese e dell’economia locale”. L’Associazione di commercianti chiede pertanto a Remigio Venuti, sindaco di Casarano, di sospendere con urgenza l’iter amministrativo delle aperture di nuove attività e di procedere al blocco immediato delle autorizzazioni commerciali per almeno tre anni affinché la città possa iniziare a dotarsi di opere pubbliche indispensabili per il rilancio della nostra Città dal punto di vista urbanistico e commerciale, dialogando con l’Acas nel Forum per il Commercio, sede istituzionale appositamente creata. Al fine di sostenere tali richieste, l’Acas ha indetto una giornata di protesta: il 12 marzo 2009 dalle ore 9 alle 13 le attività commerciali chiuderanno i loro esercizi convergendo presso il municipio e occupando simbolicamente la sala consiliare.

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