Le precisazioni di Dimitri e di Vernaleone
In seguito alla pubblicazione dell’articolo “Lupiae-Telerama guerra in tribunale”, apparso su “Nuovo Quotidiano di Puglia” a firma di Alfredo Ancora, alla redazione del giornale sono giunte le precisazioni di Leonardo Dimitri, ingegnere del Consorzio Sisri, e di Giuseppe Vernaleone, direttore generale Mixer Media-Telerama
“Le dichiarazioni da me rilasciate all’intervistatore sono state rese esclusivamente sulla base della memoria che in quel momento avevo del fatto. Ho provveduto ad effettuare presso gli uffici del Consorzio una verifica documentale che mi ha permesso di constatare che, contrariamente a quanto potevo in quel momento ricordare, i lavori eseguiti da Telerama presso l’edificio dell’ex scuola materna e la nuova destinazione d’uso alla stessa impressa dalla locataria, sono stati regolarmente autorizzati, per quanto di rispettiva competenza, sia dall’allora commissario straordinario sia dal Comune di Lecce”. Leonardo Dimitri del Consorzio Sisri ha smentito con queste parole le notizie apparse ieri in un articolo pubblicato su Nuovo Quotidiano di Puglia. Anche Giuseppe Vernaleone, direttore generale Mixer Media-Telerama, in seguito all’articolo ha fatto delle precisazioni. “Telerama non usufruisce di alcuna agevolazione – ha dichiarato – né a Telerama si può addebitare la situazione debitoria di alcun consorzio o società partecipata. Non siamo stati agevolati per l’affitto della struttura nella zona industriale”. E, più avanti: “Non vi è alcuna nostra responsabilità relativamente alla parte di servizi pubblicitari, non ancora espletati, malgrado i nostri ripetuti solleciti”, e “Diversamente da quanto scritto chiediamo tutte le relative concessioni previste per l’inizio dei lavori ed otteniamo, a margine della ristrutturazione, tutte le relative concessioni previste dalla legge”. “Relativamente alla Lupiae servizi – ha concluso – esiste un contenzioso con essa determinato a una discordanza di posizioni che ci vedono in giudizi e che il giudice valuterà. Telerama è in regolare possesso di una struttura con destinazione d’uso conforme con l’attività che da decenni svolge”. Intanto Adriana Poli Bortone, senatrice di An, in una interrogazione rivolta ai ministeri per lo Sviluppo economico e per l'Economia e le finanze, ha chiesto di “bloccare prudenzialmente le erogazioni dei contributi alle emittenti televisive private pugliesi interessate all'accertamento della regolarità della documentazione per evitare eventuali danni al bilancio dello Stato”. (fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia) In allegato le smentite apparse su Nuovo Quotidiano di Puglia e la interrogazione di Poli Bortone.