Un federalismo attivo e responsabile

Il punto di vista di Poli Bortone

Per Adriana Poli Bortone, senatrice del PdL e coordinatrice di An in Puglia, il territorio deve essere “faber fortunae suae”. Per questo sarebbe necessario un “federalismo senza aggettivi”

“Sembra molto ragionevole la nuova proposta di modello federalista di Calderoli che vada bene dalla Lombardia alla Sicilia, con un dialogo necessario tra Nord e Sud del Paese”. Questo il punto di vista di Adriana Poli Bortone, senatrice del Popolo della Libertà e coordinatrice di Alleanza Nazionale in Puglia nell’attuale dibattito sulla riforma in senso federalista dello Stato. “E’ da mesi – rileva – che con Cantiere Puglia pensiamo ad un federalismo attivo e responsabile, ad un Sud che si presenti allo storico appuntamento con l’orgoglio delle sue potenzialità, con un alto senso di responsabilità e con l’umiltà di riconoscere errori del passato. Un Meridione che affronti il tema del federalismo come opportunità di crescita, come sfida per misurarsi sulle proprie capacità, come momento di analisi cruda e di valutazione della efficacia o meno prodotta sul territorio dagli interventi normativi, indubbiamente assistenziali e propagandati come ‘a favore del Mezzogiorno’. Probabilmente abbiamo anche avuto una classe dirigente (non solo politica) che più che sprigionare energie vitali (e ne abbiamo tante) ha preferito acquietarsi nell’assistenzialismo che non ha consentito al Sud di decollare come avrebbe meritato e lo ha lasciato oggi con gravi carenze, a partire da quelle infrastrutturali, per le quali oggi il Governo interviene riappropriandosi dell’utilizzo per tempo dei fondi comunitari. Con Calderoli – continua Poli Bortone – siamo d’accordo sulla soppressione della finanza derivata, con la cessazione del riferimento alla ‘spesa storica’, che premierebbe gli spreconi, a favore del sistema dei ‘costi standard’ che garantiscono il diritto costituzionale del cittadino a vedersi riconosciuto il livello essenziale dei servizi. Elementi cardine di un federalismo senza aggettivi che si esprimerà anche in termini di solidarietà per i territori più poveri. Nel dibattito sul federalismo – conclude – metteremo tutto il nostro orgoglio meridionale, senso di equilibrio, rispetto dell’unità nazionale come valore, ma soprattutto quel senso di responsabilità che ci consentirà di contribuire in forma attiva e propositiva alla costituzione di una Italia più moderna, più consapevole delle sue scelte, più territorialmente faber fortunae suae”.

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