Numerose operazioni di contrasto
Enorme lo sforzo di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza per contrastare un fenomeno sempre più incontrollabile
In queste serate di bagordi le forze dell’ordine hanno dovuto lavorare per combattere un fenomeno in espansione, quello dello spaccio di stupefacenti. I militari della compagnia di Maglie in effetti hanno effettuato, in queste lunghe notti di agosto, numerose verifiche nei principali luoghi di divertimento del Salento, in particolare Otranto e Santa Cesarea Terme. I controlli erano finalizzati oltre che alla prevenzione delle stragi sulle strade, anche al sequestro di droga. È scattato un arresto, sei denunce e ben diciannove segnalazioni. Le manette sono state per Edoardo Rizzo, 23enne, di Palo del Colle, in provincia di Bari. I carabinieri lo hanno trovato in possesso di sedici pasticche di ecstasy. Per lui l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono stati denunciati inoltre: F.B, 27enne, operaio di Crispiano (provincia di Taranto), trovato con tre dosi di “md” per un totale di un grammo e mezzo, tre francobolli di Lsd e 120 euro, soldi ritenuti provento dello spaccio; I.V., 32enne di Vimodrone (Milano), trovato con una pasticca di ecstasy e altri soldi in contanti; A.B., 18enne di Matera, che aveva con sé poco più di un grammo e mezzo di hashsih; B.A.R., nativo del Togo, in Africa, residente in provincia di Napoli, al quale i carabinieri hanno sequestrato mezzo grammo di cocaina; O.L.P., 33enne di Prato e S.P.C., 24enne di Parma, trovati possesso pasticca di ecstasy e di 155 euro, soldi ritenuti provento dell’attività di spaccio. Diciannove, infine, i segnalati: un giovane di Giurdignano al quale è stata anche ritirata la patente, altri salentini e poi persone provenienti da tutta Italia: Perugia, Bari, Roma, Potenza e dalla provincia di Napoli.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding