Si attende una ricostruzione più chiara dei fatti
Sarà oggi possibile per Giampiero Esposito, primario di Cardiochirurgia della clinica “Città di Lecce” rispondere alle domande degli inquirenti e chiarire la dinamica dell’aggressione subita ad opera di un uomo rimasto vedovo
Il primario di Terapia intensiva aveva sconsigliato, l’altro ieri, ai poliziotti della Squadra mobile di interrogare Giampiero Esposito, il primario di Cardiochirurgia della clinica “Città di Lecce”, ricoverato nella stessa clinica in seguito ad un’aggressione subita ed aveva chiesto ulteriori 48 ore di tempo perché il medico si riprendesse dallo stato delicatissimo in cui si trovava. Colpevole del gesto, il marito di una donna deceduta dopo 50 giorni di coma ed operata da Esposito. L’uomo, alla notizia della morte della moglie, non aveva retto lo shock e si era avventato contro il medico con un cacciavite, che ha scagliato contro la tempia di Esposito, mettendolo in serie condizioni di vita. Ma oggi il medico potrà parlare e rispondere alle domande degli inquirenti aiutandoli a far luce sulla dinamica dell’aggressione.