“La scuola non chiuderà”

Le precisazioni di Andrea Corvaglia

L’allarmismo dei genitori è ingiustificato. La scuola elementare di via Roma a Lecce non sarà chiusa; alcune classi saranno spostate, sempre all’interno dello stesso edificio, per permettere l’inizio dei lavori e, intanto, lo svolgimento regolare delle lezioni. Parola di Andrea Corvaglia, assessore comunale alla Pubblica istruzione

Sulle notizie pubblicate dalla stampa relativamente alla situazione della scuola elementare di viale Roma (dipendente dall’Istituto Comprensivo Stomeo-Zimbalo) a Lecce il Comune ha ritenuto necessaria una precisazione. Non corrisponde a verità, infatti, il riferimento ad una presunta volontà dell’amministrazione comunale di chiudere l’edificio e alla imminente prospettiva di sgombero dello stesso. Il Comune di Lecce ha proceduto negli ultimi anni agli obbligatori adeguamenti ed alle opportune ristrutturazioni di edifici scolastici funzionanti (circa 50 plessi), nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, con tutte le cautele del caso, nell’interesse degli alunni che hanno diritto ad occupare edifici non sovraffollati e sempre d’intesa con i dirigenti scolastici (e spesso con i rappresentanti degli stessi genitori). Nessun edificio è stato mai sgombrato. Nel caso della scuola elementare di via Roma, si era stabilito (d’intesa con il dirigente scolastico Donato Ulivo) di spostare tre classi nello stesso edificio, in modo da poter procedere nei lavori programmati compatibilmente con l’attività scolastica ed in modo di poterli concludere prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. “Per evitare strumentalizzazioni – spiega Andrea Corvaglia, assessore alla Pubblica Istruzione – avevo disposto l’inizio dei lavori (sempre d’intesa con il dirigente scolastico) in concomitanza con la fine dell’anno scolastico e vigilerò che ciò accada anche da semplice cittadino. Mi preme spiegare che il plesso in questione ha 26 aule, oltre al laboratorio multimediale e alla sala professori, e l’attuale popolazione scolastica si compone di 15 classi di elementare e quattro di media. Quindi risultano ben sette aule in esubero. Non capisco l’allarmismo e le proteste del Comitato dei genitori. Ritengo gratuiti gli attacchi personali, in quanto non vi era e non vi è alcun interesse di propaganda elettorale nella vicenda, caso mai il contrario operando sempre nell’esclusivo interesse degli alunni, anche quando questi collidono con quello di terzi, siano questi docenti o genitori. Allora – si chiede Corvaglia – perché tutto questo? L’amministrazione comunale sta cercando di regolarizzare una situazione di illegittimità diffusa nell’uso dei plessi scolastici dipendenti dall’istituto Stomeo-Zimbalo. Ritenendo che l’accaduto possa essere causa di confusione ed ingiustificato e procurato allarme – conclude – porterò la vicenda all’attenzione della competente autorità giudiziaria”.

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