La coordinatrice di An accoglie la proposta del ministro degli Interni
“Sia fatto un antidoping sui ragazzi all’uscita dalle discoteche ed a scuola dopo le interrogazioni. Ma non solo: anche prima dell’accesso alla carriera”. Adriana Poli Bortone, coordinatrice pugliese di An, appoggia la proposta di Giuliano Amato, ministro degli Interni
“Ferma restando ormai la totale schizofrenia del governo sul tema droga, la proposta-provocazione di Amato ha certamente un suo fondamento in rapporto ai dati allarmanti sulla diffusione di droghe e alcool anche fra i giovanissimi”. Così Adriana Poli Bortone, coordinatrice di Alleanza nazionale in Puglia, accoglie la proposta lanciata da Giuliano Amato, ministro degli Interni, di fare ricorso all’antidoping sui ragazzi all’uscita dalle discoteche ed a scuola dopo le interrogazioni. “Me la sentirei di proporre un piano a termine, quinquennale, con controlli antidoping, ma con un contestuale investimento da parte del governo in corsi e attività di educazione alla salute ed ai comportamenti responsabili. È evidente comunque – continua Poli Bortone – che non possiamo criminalizzare i giovani, rei di aver ricevuto una società priva di valori e ricca di disvalori ed è per questo che l’antidoping dovrebbe esser fatto su tutti coloro che rivestono ruoli di responsabilità, dagli educatori ai politici non solo sui giovani. Un tempo si doveva produrre un certificato di sana e robusta costituzione. Oggi, sostenere un esame antidoping sarebbe opportuno per l’accesso alla carriera, anche quella politica. È strano – conclude – che da parte di alcuni candidati sindaco si eluda il problema, quasi che non esistesse”.