Un petardo e scritte minacciose davanti al Comune
Il terzo episodio intimidatorio da settembre. Ed ora Antonio Cirio, sindaco di Surbo, dovrà decidere se continuare a guidare la città o dimettersi
Sarà oggi da Gianfranco Casilli, prefetto, per discutere con lui. E dopo l’incontro deciderà se continuare a fare il sindaco, ma sotto scorta, o dimettersi. E’ successo di nuovo, ed è la terza volta: Antonio Cirio, primo cittadino di Surbo, ha subito una minaccia. Stavolta più grave delle altre, perché coinvolge anche la sua famiglia. E’ stato trovato sull’ingresso del Municipio della città, infatti, un foglietto, firmato con una svastica, attaccato ad un petardo. Vi si legge che la villa al mare e la casa di Surbo del sindaco salteranno in aria se questi non imparerà “a farsi i fatti suoi”. “Le minacce sono rivolte a me e alla mia famiglia – ha commentato Cirio -; non escludo la pista politica che se credo che la svastica sia stata posta nella lettera per depistare le indagini. Amministrare vuol dire fare il bene di tutti ma, evidentemente, questa scelta sta dando fastidio a qualcuno”.