Poli: “Non è il ddl delle compagne”

Poli puntualizza sul disegno di legge sulle Pari Opportunità

Adriana Poli Bortone, coordinatrice di An in Puglia, critica la definizione che Elena Gentile, assessora regionale alla Solidarietà, ha dato del disegno di legge sulle Pari opportunità, dicendolo “un frutto della storia di noi compagne”

“E’ un atto di scorrettezza istituzionale da parte dell’assessore Elena Gentile marcare come ‘frutto della storia di noi compagne’ il disegno di legge sulle pari opportunità”. Così Adriana Poli Bortone, coordinatrice di Alleanza Nazionale in Puglia giudica la presentazione del disegno di legge regionale sulle pari opportunità dell’assessore Elena Gentile in occasione del recente forum di presentazione del provvedimento. “Convengo, quindi, con Livia Antonucci, vicepresidente della Commissione Pari opportunità della Regione Puglia – prosegue Poli Bortone – che ha espresso disagio per le conclusioni dell’assessore Gentile in merito al ddl. Il provvedimento non può essere espressione di una minoranza delle donne pugliesi. E non può permettere ad un rappresentante delle istituzioni di mortificare il lavoro e l’impegno di quante, a tutti i livelli, si sono adoperate per l’affermazione del principio delle pari opportunità. Constato con amarezza che anche il linguaggio la dice lunga sul concetto di democrazia e partecipazione che pervade la giunta di sinistra-centro alla Regione Puglia. Non so quanto le donne e le associazioni cattoliche si siano riconosciute quali partecipanti al progetto come ‘compagne’. Che se invece fosse così – conclude – ne dovremmo prendere atto fino in fondo e chiederci quanto cattolicesimo ci sia nei sedicenti cattolici del centro, ormai anati nella loro identità persino nel linguaggio della Sinistra”.

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