Probabili autori del gesto gli studenti della scuola
L'ingresso completamente coperto da polveri chimiche di colore bianco contenute negli estintori. Nella notte tra venerdì e sabato alcuni sconosciuti sono penetrati nell'istituto industriale Meucci di Casarano. E i lavoratori ausiliari hanno impiegato due ore a ripulire
Grave atto di vandalismo all’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Meucci”. Nella notte tra venerdì e sabato alcuni sconosciuti sono penetrati all’interno della scuola e, utilizzando due o tre estintori che si trovavano nei corridoi, hanno svuotato il contenuto nell’atrio principale. Ieri mattina, all’apertura dell’istituto, i lavoratori ausiliari hanno prima avvertito uno strano odore e poi si sono accorti che l’ingresso era completamente coperto dalle polveri chimiche, dal caratteristico colore bianco, contenute negli estintori. I responsabili del “Meucci”, constatato che l’ingresso degli studenti era impedito, hanno spostato i ragazzi nel cortile esterno della scuola in attesa che l’atrio venisse ripulito. Il personale ausiliario dell’istituto è stato impegnato per circa due ore per pulire l’ingresso e permettere il regolare svolgimento delle lezioni. Solo intorno alle ore 10 gli studenti e i docenti hanno potuto entrare nelle rispettive aule e cominciare la lezione. Nell’attesa, però, diverse decine di studenti hanno preferito disertare la scuola, preferendo una passeggiata nel vicino centro commerciale o nel centro cittadino. Molti ragazzi sono tornati a casa e per tutta la mattinata il centralino del “Meucci” ha risposto a diverse richieste di chiarimento da parte di genitori che avevano visto i loro figli tornare a casa anzitempo. Tra il personale della scuola nessuno metteva in dubbio che gli autori del gesto vandalico siano studenti della stessa scuola. Sull’episodio indagano i carabinieri della locale stazione prontamente avvertiti dai responsabili della scuola. I motivi del gesto, naturalmente, non si conoscono, ma il vice preside, Antonello Mellone, è convinto che si sia trattato di spirito di emulazione. “In questo periodo – sostiene il docente – su giornali e televisioni, imperversa il filone del bullismo a scuola. Chi ha fatto questa cosa, per non essere da meno, ha voluto fare il protagonista. Sono solo dei ragazzacci”.
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