Lecce si candida a patrimonio dell’umanità

Al vaglio la proposta di Adriana Poli Bortone

Un gruppo di lavoro incaricato dovrà stabilire il carattere di eccezionalità dei beni paesaggistici e culturali della città di Lecce per stabilire se questa possa rientrare tra i beni Unesco

Si è tenuta ieri a Palazzo Carafa una riunione tra i rappresentanti istituzionali e tecnici di Comune di Lecce, Provincia di Lecce, Università degli Studi di Lecce e Ministero dei Beni Culturali per discutere della proposta di candidatura del Salento e dei centri del barocco leccese all’inserimento nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, il cosiddetto “patrimonio dell’umanità”. In particolare erano presenti Manuel Guido, direttore dell’Ufficio Unesco del Ministero dei Beni Culturali ed, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, Severo Martini, assessore al Turismo, Comunicazione e Marketing Territoriale e l’archeologa Maria Cristina Franco. Il Ministero sta valutando la possibilità di far confluire l’iniziativa di Adriana Poli Bortone, sindaca di Lecce, che per prima, qualche anno fa, avanzò la candidatura della città di Lecce, in una ipotesi più organica che comprenda, oltre a quelli del capoluogo, anche i beni paesaggistici e culturali degli altri centri della provincia di Lecce e dell’intero Salento. L’incontro di ieri mattina è servito a stilare un programma operativo, la cui prima fase consentirà di definire la tipologia dei beni oggetto della candidatura e la definizione territoriale della stessa. Nello specifico, il gruppo di lavoro appositamente incaricato dovrà stabilire il carattere di eccezionalità del valore e dell’importanza dei beni paesaggistici e culturali individuati quale requisito necessario per l’inserimento nella lista. L’obiettivo di questa prima fase è la produzione di un dossier particolareggiato che servirà, nella seconda fase prevista dal programma operativo, per la procedura che prevede la valutazione delle Istituzioni del territorio interessato e dei cittadini e che sarà poi sottoposto alla valutazione dell’Unesco. La riunione di eiri, in sostanza, costituisce un importante passo in avanti nel percorso che potrebbe portare a breve Lecce ed il Salento a diventare “patrimonio dell’umanità”.

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