Lite per un aratro. In manette zio e nipote

Presicce. Nello scontro hanno coinvolto anche i carabinieri, colpiti con calci e pugni. In carcere Dario Ratta e Maurizio Zingarello

PRESICCE – Si trovano in stato di arresto presso il carcere di Lecce i due parenti, zio e nipote, che ieri si sono scontrati in una violenta lite che ha coinvolto anche i carabinieri della stazione di Presicce. Rispondono di concorso in violenza e resistenza a un pubblico ufficiale e lesioni personali Dario Ratta, 34enne di Acquarica del Capo, e Maurizio Zingarello, 40enne di Presicce. I militari sono intervenuti su richiesta dei parenti dei due arrestati quando era in corso una la lite fra Zingarello ed il padre di Ratta. Motivo del contendere il furto di un aratro ai danni di Ratta il quale, secondo voci di paese, attribuirebbe la paternità del reato proprio a Maurizio Zingarello. All’arrivo dei carabinieri la situazione è sembrata normalizzarsi fino a quando, giunto sul posto, Dario Ratta, dopo aver visto il proprio genitore con il volto tumefatto e sanguinante, ha aggredito lo zio. Per riuscire nel suo intento l’uomo non ha esitato a colpire con un pugno uno dei militari che cercava di fermarlo. A quel punto Zingarello si è scagliato contro il nipote ed ha a sua volta colpito con calci e pugni i carabinieri che tentavano di impedire che i due giungessero allo scontro fisico. Normalizzata la situazione, anche grazie all’intervento di altri familiari, Zingarello e Ratta sono stati accompagnati in caserma e dichiarati in arresto per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni in concorso fra loro. Espletate formalità di rito i due, con il parere concorde del pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dott.ssa Guglielmi, zio e nipote sono stati trasferiti presso il carcere di “Borgo San Nicola di Lecce”.

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