La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera ha prodotto un relazione sulle attività di conservazione e controllo del litorale
La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gallipoli, sin dai primi del mese di giugno, ha intensificato la propria presenza in tutti i settori di interesse di valore naturalistico, culturale, ambientale e sociale del litorale salentino, ottenendo una serie di risultati, in termini di sanzioni elevate e di attività preventive di vigilanza e controllo. Tradotto in numeri, il consuntivo dell’attività, descritto in un comunicato ufficiale, può essere così riassunto. Nel mese di giugno, sono state elevate 37 sanzioni amministrative e 3 denunce all’Autorità Giudiziaria. Tale trend ha visto un notevole incremento nella prima decade del mese di luglio, attestandosi, in soli 10 giorni di attività, sugli stessi numeri, con un aumento, quindi, del 300%; incremento dovuto, ovviamente, all’aumento del flusso dei turisti registrato in questo arco temporale. In particolare, nel periodo in questione, sono stati firmati 26 verbali per violazione di norme sulla filiera della pesca (dei quali 12 per violazione delle norme sulla tracciabilità dei prodotti e 4 per cattiva conservazione). Di particolare rilievo, in un caso, il sequestro di pesce proveniente dalla pesca sportiva e commercializzato, laddove la norma vieta la vendita del prodotto della pesca sportiva, in un’altra occasione, il sequestro di 350 ricci commercializzati senza licenza del comune competente, ed infine il sequestro di 200 ricci e delle bombole per un pescatore sportivo subacqueo. Per violazione delle norme di sicurezza balneare contenute nell’ordinanza di questa Capitaneria di porto e di quella di Otranto sono state comminate 20 sanzioni amministrative (delle quali 13 per navigazione in zona riservata alla balneazione e 3 a carico dei bagnini per inosservanza delle norme del servizio di salvamento). 13 sono state le sanzioni amministrative a carico di altrettanti diportisti (nella maggior parte dei casi (n. 8) per mancanza di documenti a bordo). Infine, 2 notizie di reato per danneggiamento ambientale e 6 notizie di reato per occupazione abusiva di demanio marittimo; di queste ultime, 2 sono a carico di concessionari di strutture balneari di Gallipoli per l’ampliamento abusivo dell’arenile destinato alla posa di attrezzature balneari, che ha comportato, in un caso, il sequestro di 9 ombrelloni e 5 sdraio, e, nel secondo caso, accertato nella giornata di ieri, al sequestro di 26 ombrelloni, 54 lettini e 8 sdraio. Dall’analisi dei numeri forniti balza, di tutta evidenza, anche il dato relativo alla violazione della norma, contenuta nelle ordinanze balneari della Capitaneria di porto di gallipolio e di Otranto, che istituisce la zona riservata alla balneazione e, in quanto tale, vietata alla navigazione, ovvero la fascia di mare profonda 200 mt. dalle spiagge e dalle scogliere basse e 100 mt. dalle scogliere a picco. In tutti i casi sanzionati, è emerso che detti comportamenti sono posti in essere o per superficialità oppure per ignoranza della norma da parte dei diportisti responsabili. Da qui la viva raccomandazione per tutti di informarsi, sempre e costantemente, prima di intraprendere qualsiasi tipo di attività, diportistica piuttosto che balneare, sportiva o professionale, per evitare che il proprio comportamento irrispettoso delle norme possa essere causa di pericolo per la vita degli altri. A tal proposito si ricordano il numero 1530 per l’emergenza in mare ed il sito istituzionale www.guardiacostiera.it per ogni utile informazione sulla costa ed in mare.
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