Sisri. Pignorati strade ed immobili

Ieri i sigilli da parte dell'ufficiale giudiziario

Una nuova tegola sul Consorzio Sisri. Sequestrati beni per un totale di 707mila euro. Ovvero il debito che l'ente aveva nei confronti della Dondi Spa, che negli anni 80-90 aveva realizzato il depuratore Ciccio Prete

Sigilli ad alcuni immobili, incluse alcune strade, alcuni terreni ed il depuratore. Non sono ancora finiti i tempi duri per il Consorzio Sisri di Lecce, l’ente che gestisce le zone industriali. Ieri l’ufficiale giudiziario ha pignorato beni per un totale di 707mila euro. Ovvero il debito che il Sisri aveva nei confronti della Dondi Spa, azienda di Rovigo che negli anni Ottanta-Novanta si era occupata della costruzione del depuratore Ciccio Prete. Il presidente del Consorzio, Carlo Benincasa, ha dichiarato che cercherà, assieme ai suoi avvocati, di risolvere in fretta la situazione, ma non sarà affatto impresa facile: il Sisri ha accumulato debiti per oltre 15 milioni di euro, dei quali 9.371.718,41 verso fornitori, Dondi di Rovigo inclusa. Benincasa incontrerà oggi gli avvocati del Consorzio con i quali studierà il modo per opporsi al pignoramento e intanto racimolare la somma necessaria. Impresa, anche questa, tutt’altro che semplice. Il Sisri ha debiti con le banche per oltre quattro milioni.

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