Impiegato con la passione per l'archeologia
I carabinieri l'hanno colto in flagrante mentre caricava su un'imbarcazione cinque anfore prelevate dai fondali del basso Salento. A casa custodiva altri 38 reperti archeologici, probabilmente destinati al mercato estero
In casa aveva un vero tesoro. Ben 38 anfore risalenti al III-II secolo avanti Cristo, oltre a diverse armi e centinaia di cartucce. E’ finito in manette Giovanni Zenzale, 46enne di Ugento, dipendente di un consorzio di bonifica con la passione per l’archeologia. E infatti i carabinieri lo hanno colto sul fatto, proprio mentre stava dando sfogo al suo hobby preferito: caricare su un’imbarcazione cinque anfore recuperate, assieme ad un complice, un 55enne anch’egli di Ugento, nei fondali al largo delle coste del basso Salento. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso gli altri ritrovamenti. In un primo momento l’uomo ha tentato di giustificarsi dicendo di aver ritrovato per caso i vasi antichi ed anche le armi e le munizioni (queste ultime in un tombino); ma poi, ha dovuto raccontare la verità davanti all’evidenza dei fatti. I pezzi antichi avrebbero fruttato circa 3mila euro l’uno, se immessi nel mercato estero.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding